venerdì 6 febbraio 2009

Lefebvriani, il vescovo Kock (Svizzera) scrive una lettera aperta ai Cattolici chiedendosi se il prezzo da pagare per l'unità non sia troppo alto


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Traduzione in italiano dell'intervista di La Croix a Padre Lombardi

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A proposito di Eluana e di Igor (di Don Francesco)

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Sia chiaro: a chiamare Berlusconi sul decreto per Eluana è stato Bertone e non il Papa!

La scomunica, il cartellino rosso dei Papi arbitri (Tornielli)

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Tutti i commenti scritti ieri sera e stanotte sono stati inseriti nel blog

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Forse è il caso di ricordare ai cardinali il significato della loro veste color porpora...

Eccone un altro: il cardinale Cormac Murphy-O'Connor contesta il Papa per la revoca della scomunica ai Lefebvriani

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Gli ebrei tedeschi pretendono che il Vaticano tronchi ogni dialogo con i Lefebvriani. Non è ora di smetterla di intromettersi?

Ecco la notizia che volevamo leggere! I Preti tedeschi: i nostri Vescovi non lo difendono, ma noi sosteniamo il Papa

Il canonista Rik Torfs: "Gli uomini come Ratzinger raramente mettono in funzione camere a gas ma restano comunque potenzialmente pericolosi..."

Perché Wojtyla non può fare a meno di Ratzinger il duro (articolo di Paolo Francia del 7 gennaio 2002)

I problemi nascono perchè a Benedetto XVI manca un collaboratore: il "Ratzinger di Ratzinger"

La drammatica invocazione del Papa che chiede a noi fedeli ed ai PASTORI l'impegno a sostenere la sua delicata e gravosa missione

Robert Spaemann: Papa Ratzinger, dai media una caricatura (Galli)

Quizzone: secondo voi è più aperto e progressista chi revoca una scomunica o chi chiede la revoca della revoca?

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Stasera le comiche: Zollitsch apprezza il chiarimento della Segreteria di Stato

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Magister sul disastro vaticano: la solitudine di Papa Benedetto, l'inettitudine della curia e i colpi a vuoto della segreteria di stato

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BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

VATICANO: VESCOVO KOCK SU LEVEBVRIANI, PREZZO DA PAGARE PER L'UNITA' TROPPO ALTO

CAPO CONFERENZA EPISCOPALE ELVETICA SCRIVE LETTERA APERTA A CATTOLICI SVIZZERI

Soletta, 6 feb.- (Adnkronos/ats) -

Il presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) Kurt Koch ha pubblicato oggi una lettera aperta ai cattolici elvetici sulla vicenda Vaticano-lefebvriani. Ci si puo' chiedere se Roma non sia andata troppo incontro alla Fraternita' San Pio X, scrive il responsabile della diocesi di Basilea nella sua missiva di sette pagine, precisando tuttavia di esprimersi a titolo personale.
Il riavvicinamento di Roma con questa comunita' ultrancoservatrice pone la Chiesa cattolica in una situazione difficile, rileva il vescovo.
''Il prezzo da pagare per l'unita' non e' troppo alto?'', prosegue monsignor Koch, aggiungendo di capire tutti coloro che lo pensano. Anche per lui, ''nella situazione attuale e' molto difficile vedere qualcosa di positivo''. Koch ribadisce poi che l'antisemitismo e la negazione dell'Olocausto non trovano posto nella Chiesa cattolica. E aggiunge che se la Fraternita' San Pio X vuole il pieno riconoscimento deve accettare i principi fondamentali del Concilio Vaticano II.
Nella sua lettera, che comincia con ''cari fratelli e sorelle'', Koch critica il modo in cui e' avvenuta la comunicazione in seno alla Chiesa cattolica: sulla revoca della scomunica il presidente della CVS dice di essere stato informato soltanto il giorno stesso, sebbene la Svizzera sia direttamente toccata dalla decisione.
La sede centrale della Fraternita' San Pio X si trova infatti a Econe, in Vallese.
Nonostante le critiche e le domande aperte, Koch difende tuttavia a piu' riprese nella sua lettera Benedetto XVI. ''La storia dara' ragione al papa'', per aver fatto tutto il possibile per sormontare la divisione avvenuta dopo il Concilio Vaticano II, sostiene il vescovo.
Andando incontro alla Fraternita' il pontefice ha pensato anche ai suoi 600.000 fedeli, aggiunge Koch''.

© Copyright (Res/Gs/Adnkronos)

Bah...lode ai vescovi polacchi per la chiarezza ed il coraggio della loro posizione!
R.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma rientreranno mai i Lefebvriani in piena comunione con roma???
Penso proprio che ci vorrà perlomeno molto tempo prima che il rientro avvenga. La levata di scudi sia all'interno della Fraternità, sia all'interno del mondo cattolico c'è stata, chissà come finirà.

Raffaella ha detto...

La scelta spetta a loro ed alla buona volonta' di tutti.
R.

Anonimo ha detto...

Cioè, non ho capito bene...o meglio,
spero di non aver capito bene....
Prezzo troppo alto per l'unità?!
Beh,a sentire questi vescovi secondo me il prezzo troppo alto
l'ha pagato Gesù.
Francamente non valeva la pena farsi crocifiggere per avere poi tali collaboratori sulla terra.
Antonio

Raffaella ha detto...

Strana espressione, vero Antonio? Per questo l'ho scelta come titolo :-)
R.

Anonimo ha detto...

Kung intigna.Saluti, Eufemia

Roma, 6 feb. (Apcom) - Il Papa torni sui suoi passi e non accolga
i quattro vescovi lefebvriani nella Chiesa. A chiederlo è il
teologo tedesco Hans Kueng, intervenuto alla registrazione del
programma di Lucia Annunziata 'In Mezz'ora' che andrà din onda
domenica pomeriggio su Raitre.

"Il Papa si deve staccare da questo gruppo - afferma Kueng - non
è possibile nè accettabile che questi vescovi facciano parte
della Chiesa cattolica. Sarebbe un gesto coraggioso se tornasse
indietro sulla sua posizione".
Il teologo tedesco critica la decisione
del Papa di revocare la scomunica ai quattro vescovi
tradizionalisti che "non accettano il Concilio Vaticano II. Non
si tratta solo del vescovo che ha negato in modo orribile e
inaccettabile la Shoah - ha aggiunto Kueng - ma di tutta la
fraternità san Pio X che rinnega il Vaticano II. Come è possibile
che il Papa possa revocare la scomunica a questi vescovi che non
accettano la dottrina del Concilio? Non solo sul giudaismo ma
anche sulla libertà di religione, libertà di coscienza, la
relazione positiva con i protestanti, le buone relazioni con
l'Islam; e poi dovrebbero accettare le riforme liturgiche del
Concilio Vaticano II".

Il teologo ribelle critica anche il ruolo della Curia
all'interno della scelta di Benedetto XVI. "Non è uno sbaglio di
comunicazione - ha aggiunto Kueng - ma uno sbaglio di regime, di
governo della Chiesa. Il Papa sapeva come già sapeva quando era
cardinale che questi vescovi sono antigiudaici. Non è uno sbaglio
di comunicazione, ma in un certo senso uno sbaglio di calcolo
perchè il Papa non ha pensato alle conseguenze e a così tante
opposizioni che avrebbe creato nel mondo. Per questo si parla di
un movimento a destra nella Curia romana; il Papa ha scelto
collaboratori che hanno una linea conservatrice e reazionaria, e
adesso è anche un pò isolato dal popolo cristiano".

A proposito della dichiarazione della Cancelliera tedesca Angela
Merkel, il teologo tedesco ha detto di essere d'accordo: "Aveva
ragione, ha espresso l'opinione della maggioranza del popolo
cattolico del nostro paese e dell'opposizione molto seria degli
ebrei".

Ssa/Cci

Caterina63 ha detto...

"Il Papa si deve staccare da questo gruppo - afferma Kueng - non
è possibile nè accettabile che questi vescovi facciano parte
della Chiesa cattolica. Sarebbe un gesto coraggioso se tornasse
indietro sulla sua posizione".
Il teologo tedesco critica la decisione
del Papa di revocare la scomunica ai quattro vescovi
tradizionalisti che "non accettano il Concilio Vaticano II.

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Wojtyla (non per colpa sua) fu costretto a dare questa scomunica e Hans Kung bocciò ugualmente il Papa...anzi, lo definì IL GRANDE FALLITO, disse che fu il pessimo Papa del dopo Concilio....e Messori gli rispose ben benino...
Ora Benedetto XVI toglie la scomunica e non va bene lo stesso... resterà anche lui per questi signori un grande perdente, un grande fallito..dimenticando però che propriò così si è presentato il Dio della storia di ogni tempo, Incarnato per noi, MORTO SULLA CROCE...segno di vanto per noi, stoltezza per chi crede che la vittoria di un Pontefice debba avvenire soddisfando le proprie voglie...

Grazie Kung... lei ci conferma che il Papa sta lavorando egregiamente...

^__^

gemma ha detto...

la rai non mi pare si sia occupata molto della faccenda, se non ora per dare spazio a Kung. La signora Annunziata si ricordi della critica espressa a Santoro, di fare giornalismo fazioso e unilaterale.

Anonimo ha detto...

Il prezzo rischia di essere troppo alto perchè le polemiche di tanti, le dichiarazioni di vescovi/cardinali e i pasticci comunicativi dei vari uffici l'hanno reso praticamente irraggiungibile.

Se nella parabola il figliol prodigo fosse stato accolto con un lancio di uova invece che dal banchetto di suo padre come sarebbe finita?
Continuo a sperare che l'amore del Padre per il Figlio e quello del Figlio per il Padre prevalgano in confronto alle piccole gelosie degli altri figli un pò viziati.

Caterina63 ha detto...

gianni ha detto...



Se nella parabola il figliol prodigo fosse stato accolto con un lancio di uova invece che dal banchetto di suo padre come sarebbe finita?

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stupendo riferimento....interessante domanda^___^

Anonimo ha detto...

Sembra una lettera pastorale all'incontrario.

Ma se io fossi Koch, con una diocesi dove i battezzati sono il 35% della popolazione, me ne starei zitto.

Anonimo ha detto...

Il vescovo Kock ha detto ai suoi connazionali che i seminari tradizionalisti sono pieni e quelli diocesani,dove ancora non sono chiusi,sono quasi vuoti?
Pensiamo davvero che il Papa,che e' un uomo di finissimo raziocinio ma e' anche,per STATO CIVILE, un grande mistico,non si accorga dove lo Spirito da' frutti ,e abbondanti,e dove no,ma anche l'albero si secca?
Come dice il Santo Vangelo :DAI LORO FRUTTI LI RICONOSCERETE.
Mettiamo da parte la Mistica e ragioniamo(anche la Ragione viene da Dio Creatore) in prospettiva temporale.
Fra una decina d' anni,col calo ,l'esodo e lo sbraco da una parte,ma con l'aumento e la compattezza dottrinale e identitaria dall'altra,quale sara'la parte pro quota su una base di poniamo cento nuovi sacerdoti?
A voler essere buoni verso i piu' disgraziati sara' di novanta a dieci.La galassia della tradizione,meno appariscente dell'altra ma coi seminari stracolmi di gente seria,preparata,colta e motivata(legionari,opus dei,buon pastore,ecc.)sara',volere o volare,la Gerarchia del domani.
Peccato che l'Emerito ed il Monaco di Bose saranno passati ad altra vita.Se questa considerazione e' venuta in mente a me,che sono l'ultimo degli str...,volete non sia venuta in mente anche al Vertice della Chiesa?Col cervello che tiene e col quadro preciso al millesimo della situazione?Coi grafici e con le proiezioni che esisteranno senz'altro?A questi progressisti sciagurati chiederei:brutti ipocriti,razza di vipere,fateci vedere i vostri frutti!quante conversioni avete fatto?quante vocazioni avete suscitato?quanti martiri avete dato alla Fede?
SE RATZINGER NON ESISTESSE BISOGNEREBBE INVENTARLO!Dio e' previdente e provvedente.Da buon Padre ce l'ha semplicemente regalato.Chi lo attacca si autoesclude dal beneficio divino e mostra,non solo sul piano della Fede,ma anche su quello della Ragione,di odiare Cristo e la Sua Chiesa.

Anonimo ha detto...

L'episcopato svizzero, così come quello tedesco, e al contrario di quello polacco, non si distingue per ortodossia.

Ecco spiegato il tono ambiguo della lettera. A molti il riavvicinamento della FSSPX fa paura non per le dichiarazioni sciocche (e isolate) di Williamson, ma perché temono un ritorno dell'attenzione verso la tradizione liturgica e dottrinale della Chiesa.

Dalle ricostruzioni di certi giornalisti, sembra che i "difetti di comunicazione" siano stati orchestrati ad arte da alcune persone della Curia Romana a cui tale atto del Papa non andava a genio. Una stampa laicista e ghiotta di scandali ha fatto il resto.

L'errore più grande, adesso, sarebbe farsi prendere dalla tentazione di tornare sui propri passi. Gesù Cristo non ebbe timore di insegnare la verità in mezzo ai suoi nemici (il che oggi sarebbe interpretato come "difetto comunicativo". E ricordiamoci anche del vecchio detto: chi pecora si fa, lupo se la mangia.

Coraggio, Beatissimo Padre! Siamo uniti con Voi per la rinascita cattolica!

Anonimo ha detto...

Scusate, ma qui state cascando ESATTAMENTE nello stesso tranello dei media che giustamente denunciate riguardo a Papa Benedetto! Ora, lo so che non tutti capiranno il tedesco e data l'ora e la lunghezza io non ho proprio il tempo di tradurvela, però consiglio a tutti quelli che ne hanno la possibilità di andare a LEGGERE IL TESTO ORIGINALE della lettera di Mons. Koch (e non Kock) e non accontentarsi dei riassunti schifidi della agenzie. Lo trovate qui: http://bistum-basel.ch/seite.php?na=1,1,0,110870,d
Io mi limito a far notare che il Vescovo prova a rispondere alla domanda dei suoi fedeli, che si chiedono se il prezzo da pagare dell'unità non sia troppo alto, rispondendo che è convinto che la storia darà ragione a Benedetto XVI. E poi spiega di non aver potuto reagire prima per spiegare come stavano le cose (la sua spiegazione ricalca molto quella della Sala Stampa Vaticana) perché non conosce i retroscena, sa solo quello che sanno i suoi fedeli e quindi ha voluto informarsi bene prima di rispondere. Il resto lo lascio alla vostra lettura.