giovedì 5 febbraio 2009

«La Merkel? Disinformata sul Papa» (Rauhe)


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«La Merkel? Disinformata sul papa»

Il fratello di Ratzinger scende in campo: «Sembrava una donna ragionevole...»

di WALTER RAUHE

BERLINO

Dopo le critiche di Angela Merkel al Papa, è ora la stessa famiglia Ratzinger ad attaccare da Ratisbona la cancelliera. Georg Ratzinger, fratello del Pontefice, non ha per nulla gradito la sortita del capo di governo a Berlino contro il Vaticano nella controversa questione dei negazionisti. In un'intervista al quotidiano tedesco Leipziger Volkszeitung di ieri, monsignor Ratzinger si dice sorpreso e contrariato per l'atteggiamento assunto dalla Merkel nel dibattito e dalla sua richiesta perentoria rivolta al Pontefice di «chiarire» in modo inequivocabile la questione per dissipare ogni dubbio che la chiesa possa coprire o tollerare chi nega l'Olocausto e l'esistenza delle camere a gas come ha fatto invece il vescovo Richard Williamson.
«L'ho sempre considerata una donna ragionevole - ha dichiarato Georg Ratzinger, ma forse anche lei in questo frangente è sotto pressione, tanto da esprimersi in un modo, in cui ragionevolmente non si esprimerebbe. Il Papa non ha bisogno della mia difesa, ma mi irrita molto come alcune persone siano irragionevoli e mal informate. Persone che adesso lo attaccano. Noi parliamo sempre di una società informata, che in realtà non lo è», si sfoga il fratello del Papa tedesco non risparmiando appunto nemmeno la cancelliera.
«A quanto pare anche lei è rimasta vittima della disinformazione e dei cattivi consigli dei suoi assistenti», sostiene monsignor Ratzinger. Anche il discusso vescovo ultra-conservatore di Augusta (Baviera) Walter Mixa ha attaccato ieri aspramente Angela Merkel per aver “osato” criticare il Papa. «Il Santo Padre non ha certo bisogno di prendere lezioni di storia dalla capo di governo tedesca», ha dichiarato Mixa ricordando la piena solidarietà con la comunità ebraica di Benedetto.
Sull'intera questione si sta intanto spaccando non solo l'opinione pubblica tedesca, ma anche la stessa chiesa cattolica del Paese. Il vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Mueller, che aveva pur sempre definito le sortite negazioniste di Williamson come una «vera idiozia atta a danneggiare la chiesa», ha parlato di una «campagna di stampa diffamatoria» nei confronti del papa, mentre l'arcivescovo di Berlino Georg Sterzinsky chiede sia fatta un'indagine all'interno della Santa Sede per far luce sui retroscena che hanno portato alla revoca della scomunica contro i vescovi negazionisti. Sterzinsky è convinto che il Papa sia rimasto vittima di un complotto.

© Copyright Il Messaggero, 5 febbraio 2009 consultabile online anche qui.

Non vi scrivo la nuova dichiarazione della Merkel perche' non ne vale la pena...
R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli israeliani, incassato l'assegno, si contentano.
Saluti, Eufemia
Apc-Lefebvriani/ Museo Yad Vashem: Papa ha inviato messaggio vitale
Con la richiesta di ritrattare a Williamson
Gerusalemme, 5 feb. (Ap) - Il presidente dello Yad Vashem, il
museo dell'Olocausto di Gerusalemme, ha accolto con favore la richiesta del Vaticano al vescovo lefebvriano Richard Williamson di ritrattare pubblicamente le sue affermazioni negazioniste sulla Shoah. Con questa decisione papa Benedetto XVI ha inviato "un messaggio di vitale importanza al mondo intero", ha dichiarato il presidente del museo israeliano Avner Shalev.
Il vescovo Williamson recentemente aveva negato l'esistenza
delle camere a gas in un'intervista concessa alla televisione svedese Stv. Sulla base di queste affermazioni la procura di Regensburg ha aperto un'inchiesta per incitamento all'odio razziale. Ieri la Segreteria di Stato vaticano ha chiesto a Williamson di ritrattare la sue affermazioni.

Raffaella ha detto...

A quando la rimozione della vergognosa targa contro Pio XII?
Grazie Eufemia :-)
R.

Anonimo ha detto...

Gentile Raffaella,
ho già letto la dichiarazione del Cancelliere.
Ma il nunzio?
Piero

Raffaella ha detto...

Distratto?

Anonimo ha detto...

All'indomani della nota con cui la Santa Sede ne richiedeva il pieno riconoscimento come condizione per l'ammissione nella Chiesa della Fraternita' Pio X, don Floriano Abrahamowicz lo ha definito "peggio di un'eresia".

R

Anonimo ha detto...

Io invece non ho letto le nuove dichiarazioni della Merkel: sia gentile, Raffaella, ce le dica (capisco, certo, che Le possa costare, perché queste stupidaggini ci fanno innervosire tutti; ma pazienza!)

In ogni modo mi pare che il fratello del nostro amato papa sia ben degno di lui: “qualis frater, talis frater”. Ha perfettamente ragione: crediamo d’essere informati, e invece...

Certo ci sarà stato chi ha sbagliato nella curia (anche se dar tutte le colpe al povero Castrillón mi sembra ingeneroso); ma possibile però che la coincidenza tra la pubblicazione del decreto e la messa in onda delle odiose stupidaggini di mons. Williamson sia solo una coincidenza? C’è molto da riflettere, e da legger tra le righe...

Poi, parlando non tanto di questa storia ma in generale, l’accusa ricorrente al Santo Padre di “non saper comunicare” mi sembra ingiusta, anzi irritante.

Prendiamo per esempio il discorso di Ratisbona. Il papa non è capito, gli si fa dire più o meno L’OPPOSTO di quel che voleva dire. Colle conseguenze, gravissime, che sappiamo.
Di chi è la colpa? Per chiunque ragioni con semplicità, a fil di logica, la risposta è chiara: di giornalisti (non dico “dei”, ma “di” giornalisti; tanti, però) che non sanno fare il loro mestiere.
Invece no. La colpa è del papa, che poveromo è troppo intellettuale, non ha capito che deve dir quattro frasette brevi nello stile delle tivvù e dei settimanali. Ma come si permette? Gesti che buchino il video, motti pubblicitari, belle foto a colori! Il resto – analisi appena un po’ articolate, teologia, storia, latino.... – non va, la gente s’annoia, dopo mezzo minuto è già passata all’altro canale... Lo vuol capire, Santità?
Chi non s’adegua a quest’incubo di società di massa (ch’è il contrario della democrazia, la sua negazione), chi pensa, e pretende perdipiù che anche gli altri facciano la stessa fatica, è sanzionato, nel modo che vediamo, dai suoi (della società di massa) sacerdoti: le televisioni, la rete, i giornali, senza differenza tra (cosiddetta) destra e (cosiddetta) sinistra.

Preghiamo per il Santo Padre. E firmiamo e facciamo firmare la lettera di solidarietà: http://www.soutienabenoitxvi.org/index.php?lang=it.

Raffaella ha detto...

Se proprio insistete:

LEFEBVRIANI: MERKEL, DA VATICANO UN "SEGNALE IMPORTANTE"

(AGI) - Berlino, 5 feb. - Per il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che il Vaticano abbia chiesto a Richard Williamson di ritrattare le frasi sulla Shoah rappresenta un "segnale importante e anche molto positivo". "Penso che abbiamo fatto un passo avanti", ha commentato Merkel che, martedi', aveva chiesto al Vaticano "chiarimenti" sulla revoca della scomunica al vescovo negazionista. "Questo", ha aggiunto, "dimostra chiaramente che negare l'Olocausto non puo' passare senza conseguenze".

R.