sabato 7 febbraio 2009

"Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui!" (Via Crucis 2005)


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Cari amici, e' giunto il momento di riproporre la meditazione e la preghiera della nona stazione della Via Crucis, compilate dall'allora cardinale Ratzinger nel marzo 2005.
Quanto sono attuali quelle parole, quanto sono profetiche!
Vi devo confessare che ho pensato per molto tempo che Joseph Ratzinger si riferisse alla pedofilia, una delle tante piaghe della Chiesa.
Ora so di essermi sbagliata: l'allora cardinale non si riferiva solo alla pedofilia ecclesiastica.
Egli sapeva benissimo di che cosa stava parlando.
Lo vediamo, lo leggiamo, lo constatiamo solo ora, nel 2009
!
Raffaella

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NONA STAZIONE

Gesù cade per la terza volta

V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32

È bene per l’uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c’è ancora speranza;porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai. . . Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.

MEDITAZIONE

Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio.
Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa?
A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra!
Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata!
Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!
Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!
Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione.
Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore.
Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).

PREGHIERA

Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti.
E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo.
Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.

Tutti:

Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.

Eia mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum lugeam.

© Copyright 2005 - Libreria Editrice Vaticana

7 commenti:

Anonimo ha detto...

A tutti coloro che scrivono in questo Blog:
continuate a manifestare le vostre reazioni, ad arrabiarvi, a lamentarvi, a rimanere basiti ecc. .
Anche io condivido moltissime delle vostre riflessioni ma vorrei invitare tutti voi e me stesso alla seguente considerazione:
come Cattolici siamo tenuti a credere alla grazia di stato!
Il Papa, quand'anche fosse umanamente solo e così non e' (tra gli altri ci siamo noi con la nostra pochezza), gode della grazia di stato: Dio non affida ad alcuno qualsiasi compito senza sostenerlo con la sua grazia.
Altrimenti non esisterebbe il papato oppure sarebbe già stato travolto dalle vicende storiche e dalla debolezza di alcuni Pontefici!
Continuiamo a sostenerlo, a pregare per Lui ma con la certezza (che so che tutti abbiamo) che il compito immane che Gli è stato affidato non è qualcosa di proibitivo per Lui: Egli ha la grazia divina che lo governa, la sua formazione che lo aiuta, la preghiera che lo rinforza, la comunione dei santi che lo sostiene e questo blog che lo ammira.
Noi continuiamo a pregare per lui ed anche per i vescovi, per quei vescovi che frondeggiano e che non capiscono che Loro hanno in pienezza il sacerdozio ministeriale di Cristo ed al Messia devono conformarsi e non alle idee del secolo o agli interessi poltronistici o di notorietà.
Noi sappiamo che il Papa non esaurisce la chiesa ma, cari vescovi e Padri Cardinali, ricordate anche voi che Ubi Petrus ibi Ecclesia!
Ed a chi, più o meno velatamente auspicherebbe un ripetersi del gesto Celestiniano, ricordo un detto della diplomazia Vaticana: non c'è posto nella Chiesa per un papa emerito.
Con questo detto si intende solo una cosa: l'opportunità sconsiglia vivissimamente il ripetersi di quel gesto.
Ma, in conclusione, permette che tutti noi, comprese voi Eminenze ed Eccellenze, possiamo rivolgerci al Papa coralmente dicendogli:
Con il suo esempio nelle tempeste, infoda in tutti noi coraggio;
con il suo esempio nel subire i torti infonda in tutti noi la mansuetudine evangelica, e
con la sua gentile forza di proclamare le cose con il loro nome, infonda in noi tutti il coraggio della verità,
o Servo dei Servi di Dio, Venerabilissimo Primo Vescovo della Cristianità, Padre e Patriarca di Tutta La Terra.
A tutti un saluto di pace!
Piero

Anonimo ha detto...

"Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di Lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata!
Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!"

Appunto! ...

mariateresa ha detto...

grazie Piero per le tue parole. Le metto nel mio cuore per trovare un supplemento di energia.

Anonimo ha detto...

Non penso che ci sia da stupirsi...l'importante è che il Papa, come tutti noi, abbia il coraggio di contrapporsi unito a Cristo alle cadute della Chiesa.
Penso che nella Via Crucis del 2005, il testo fosse, in qualche modo, molto personale, quasi autobigrafico.
Aggiungo al tutto:
"Fate bene attenzione a ciò che ha detto quel giudice ingiusto.
Se fa così lui, volete che Dio non faccia giustizia ai suoi figli che lo invocano giorno e notte? Tarderà ad aiutarli? Vi assicuro che Dio farà loro giustizia, e molto presto! Ma quando il Figlio dell'uomo tornerà troverà ancora fede sulla terra?".

euge ha detto...

Ti ringrazio di cuore Antonio per le tue parole. L'amarezza è tanta ma " Andiamo avanti" stretti al nostro Pontefice.

- SEMPRE CON BENEDETTO XVI -

euge ha detto...

Scusami Piero se ti ho chiamato involontariamente Antonio!

Comunque grazie

Anonimo ha detto...

Con il suo esempio nelle tempeste, infoda in tutti noi coraggio;
con il suo esempio nel subire i torti infonda in tutti noi la mansuetudine evangelica, e
con la sua gentile forza di proclamare le cose con il loro nome, infonda in noi tutti il coraggio della verità,
o Servo dei Servi di Dio, Venerabilissimo Primo Vescovo della Cristianità, Padre e Patriarca di Tutta La Terra.

Bellissima Piero. Grazie.