venerdì 20 marzo 2009

Una notiziola che passerà certo inosservata (Messainlatino)


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Ohoooooooooo!!! La notizia che aspettavamo da quasi due anni: la Commissione Ecclesia Dei impone a una diocesi la celebrazione della Messa antica

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Se il Papa africano diventa No Global (Rodari)

Segnalazione nuovo libro "“ESSERE COMUNITÀ PER FARE MISSIONE” (Paoline)

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Contro il Papa la dura legge del business (Bobbio)

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Il Papa: "Non arrendetevi alla legge del più forte! Perché Dio ha concesso agli esseri umani di volare, al di sopra delle loro tendenze naturali, con le ali della ragione e della fede" (Discorso all’Aeroporto di Luanda)

PADRE TCHAPLINE (PATRIARCATO DI MOSCA): “SULL'AIDS SOLIDALI CON BENEDETTO XVI”

Mons. Fellay: chi attacca il Papa è contro la tradizione (Sussidiario)

Lefebvriani: Non vogliamo fermarci a prima del Concilio

Il Papa, in difesa dell'Africa, leva alta la sua voce: "Non fatevi ingannare! Non lasciatevi affascinare da false glorie e da falsi ideali!" (Izzo)

Il condom mediatico occulta le colpe dell'Occidente (Mastroianni)

Il Papa ha lasciato il Camerun diretto in Angola. Arrivo previsto per le 12.30

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Gli attacchi concentrici a un Papa «scomodo» (Maraone)

Mons. Fellay sui colloqui dottrinali fra Santa Sede e Fraternità San Pio X: "Bisognerà lavorare molto e mettere in conto delle difficoltà. Ma ci stiamo preparando seriamente" (Il Foglio)

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La curiosità: Chantal, la first lady cotonata soccorsa da Papa Ratzinger :-)

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Il Papa: "In conseguenza della venuta di Cristo che l’ha santificata con la sua presenza fisica, l’Africa ha ricevuto una chiamata particolare a conoscere Cristo. Che gli Africani ne siano fieri!" (Discorso al Consiglio speciale per l’Africa del sinodo dei vescovi)

Polemiche in Europa per le parole del Papa. Ma i dati rivelano che la posizione della Chiesa è condivisa da molti e risulta vincente

Il Papa: "In presenza di sofferenze atroci, noi ci sentiamo sprovveduti e non troviamo le parole giuste. Davanti ad un fratello o una sorella immerso nel mistero della Croce, il silenzio rispettoso e compassionevole, la nostra presenza sostenuta dalla preghiera, un gesto di tenerezza e di conforto, uno sguardo, un sorriso, possono fare più che tanti discorsi" (Discorso ai malati)

Chiesa ed aids: Giovanni Paolo II l'aveva già detto, e tante tante volte... (Cantuale Antonianum)

Padre Cervellera: La “minaccia” della Chiesa cattolica e l’Aids (AsiaNews)

L'interesse dei giornaloni online per l'Africa è già venuto meno? Silenzio anche sulle folle oceaniche per il Papa

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L’aggressione a B-XVI. Il disgustoso paradosso franco-tedesco (Ferrara)

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Lefebvriani, Magister: il messaggio di Benedetto XVI, di cui nessuno parla

Anche nella Chiesa c'è chi voleva mettere il bavaglio al Papa ma ha fallito. La stanza del potere e quella della dottrina (Quagliariello)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN CAMERUN E ANGOLA (17-23 MARZO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE IN CAMERUN ED ANGOLA

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI CATTOLICI SULLA REMISSIONE DELLA SCOMUNICA AI QUATTRO VESCOVI "LEFEBVRIANI"

Leggiamo e meditiamo:

Una notiziola che passerà certo inosservata

La Fraternità San Pio X è dai più considerata una conventicola di antisemiti, dopo le odiose affermazioni del suo vescovo Williamson. Nell’isteria che è seguita in questi mesi alla revoca delle scomuniche, abbiamo anche letto che in Germania sono state disposte ispezioni ministeriali nelle scuole private lefebvriane, per assicurarsi che l’insegnamento ivi trasmesso fosse "conforme ai valori costituzionali della Repubblica Federale".

Ebbene, proprio di una di queste scuole vogliamo riferire.

Alla fine dell’anno scolastico 2008 (quindi prima dello scandalo Williamson) l’ottava classe della Scuola (gestita dalla FSSPX) del Sacro Cuore a Saarbrücken, guidata dal preside Harald Messmer, ha visitato un’esposizione su Alex Deutsch nella scuola a lui dedicata a Neunkirchen Wellesweiler, nella Saar.
Il sig. Deutsch, nato a Berlino nel 1913, è un sopravvissuto del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Orfano, poiché il padre era morto soldato nella Grande Guerra, crebbe in un orfanotrofio ebraico e divenne panettiere. Dopo il 1935 non poté più esercitare il mestiere per via delle leggi razziali e divenne operaio forzato in una miniera di carbone.
Si sposò ed ebbe un figlio; ma arrestato con la famiglia nel 1943, furono tutti e tre spediti su vagoni merci piombati ad Auschwitz, in un viaggio di tre giorni talmente sfibrante che alcuni morirono già in viaggio.
All’arrivo, moglie e figlioletto furono immediatamente spediti alle camere a gas. Deutsch lo apprese solo dopo, essendo su un altro convoglio. Abile al lavoro, fu utilizzato per i lavori forzati. Divenne, come tutti i prigionieri, un numero di matricola.
Sopravvisse ai maltrattamenti durante il lavoro forzato per circa due anni, fino all’approssimarsi dei russi: i prigionieri furono allora spostati in altri lager con marce forzate cui molti non sopravvissero. Alla fine fu salvato dagli Americani. Dopo la guerra emigrò in America per poi tornare, in tarda età, nella Germania natale.
Gli alunni del Sacro Cuore avevano già incontrato personalmente il sig. Deutsch: nel giugno 2005 egli, allora di 91 anni, fu ospite della scuola per sentire il suo racconto: tutti gli studenti delle classi dal V al X anno furono condotti ad ascoltarlo nel salone.

Messainlatino.it

Fonte: Cathcon

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