lunedì 2 febbraio 2009

Ecco l'elenco degli scomunicati. Da Fidel Castro a Milingo, dai vetero-cattolici ai sedevacantisti. Nessun teologo della liberazione (Rodari)


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Scomuniche

Ecco il catalogo degli anti-papi CASO LEFEBVRE.
La Chiesa cattolica convive da sempre con le ferite interne al suo corpo: scismi e esclusione dalla comunione. Da Fidel Castro a Milingo, dai vetero-cattolici ai sedevacantisti. Un numero considerevole, nessun teologo della Liberazione.


di Paolo Rodari

Quando il 19 aprile del 2005 Joseph Ratzinger venne eletto Papa, la Chiesa cattolica come da secoli a questa parte, viveva al suo interno diversi scismi, tutti (eccezion fatta per quello dei lefebvriani, che sta rientrando, e che comunque è semplicemente uno dei tanti) oggi ancora esistenti.
Al di là delle spaccature tra Chiesa cattolica e mondo protestante, diversi sono gli scismi verificatisi su alcuni aspetti particolari del cattolicesimo.
Come parecchie sono le persone incappate nella scomunica: un esempio eclatante degli ultimi anni è quello di Fidel Castro (il 3 gennaio 1962 venne scomunicato da Giovanni XXIII in linea con un decreto del 1949 di Pio XII che vietava ai cattolici di appoggiare «la dottrina del comunismo materialista e anticristiano»).
Ma occorre puntualizzare: mentre tutti gli scismatici sono scomunicati, non tutte le scomuniche dipendono da uno scisma. Si può essere, infatti, scomunicati perché si pratica un aborto, perché si è responsabili di apostasia, di eresia o, appunto, di scisma.
Partendo dagli scismi, c'è, innanzitutto, quello del movimento vetero-cattolico dell'Unione di Utrecht.
Di origine giansenista e settecentesco, è nato attorno al rifiuto del Concilio Vaticano I e, in particolare, del dogma dell'infallibilità del Papa proclamato nel dicembre 1869. Vi aderiscono "Chiese nazionali" che affermano una propria specificità nazionale ed etnica e che rifiutano la direzione della Santa Sede.
Non sono stati soltanto i lefebvriani a rifiutare il Vaticano II. Un'attività scismatica di carattere anti-Vaticano II ha avuto inizio nelle vicende della cosiddetta Petite Église: si tratta di un gruppo di movimenti che rifiutano il concordato fra la Santa Sede e Napoleone I del 1801 e la conseguente riorganizzazione delle diocesi francesi. Dopo il 1801 sono nate in tutto circa quindici petites églises indipendenti in Francia e in Belgio. A onor del vero molte di queste sono rientrate in seno a Roma, seppure ancora oggi rimangano alcune branche a Lione (trecento fedeli), Borgogna (trecento), Belgio (centocinquanta), Poitou (tremila).
Più affine a quello dei lefebvriani è, invece, il caso Milingo.

Il noto arcivescovo esorcista è stato scomunicato recentemente per un motivo analogo a quello per il quale vennero scomunicati i lefebvriani nel 1988: Milingo, infatti, presiedette a Washington una illecita ordinazione vescovile di quattro sacerdoti sposati.

Poi vi sono alcuni gruppi più "integralisti" chiamati anche sedevacantisti. Questi considerano la sede di Roma "vacante". Non riconoscono la "legittimità" dei Pontefici, i quali l'avrebbero perduta accettando riforme inammissibili e allontanandosi dalla verità cattolica.
Fenomeni simili ve ne sono stati parecchi negli anni successivi al Vaticano II. A partire dal 1842 ci fu il caso del parroco piemontese Francesco Antonio Grignaschi che dalla Valle Anzasca al Monferrato, circondato da diverse veggenti, si proclama messia e nuovo Cristo. Nel XX secolo ci fu invece la "Chiesa di Voltago", sorta dopo la condanna nel 1950 di un'apparizione mariana e di una spiritualità mariano-millenaristica nata nell'arcidiocesi di Milano e dotatasi, nel corso della sua esistenza (circa dieci anni), di incarnazioni di Cristo, della Madonna e anche di un Pontefice.
Diverse anche le chiese fondate da cosiddetti anti-Papi: un esempio è la chiesa fondata da Michel-Auguste-Marie Collin, un sacerdote lorenese che ricette nel 1950 straordinarie rivelazioni in cui Dio stesso - a suo dire - gli conferì un'autorità pari a quella del Papa.
Alla morte di Papa Giovanni XXIII Collin si nominò Papa col nome di Clemente XV. Sempre nell'elenco dei cosiddetti anti-Papi c'è il vescovo vietnamita Pierre-Martin Ngô-Dinh Thuc. Questi, alle origini negli anni Settanta, ordinò oltre cento vescovi illecitamente. È morto recentemente dopo però essere rientrato in comunione con Roma.

© Copyright Il Riformista, 28 gennaio 2009

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La congregazione per la dottrina della fede si occupi delle dichiarazioni di Paolo Farinella, prete –Genova 28 gennaio 2009 che ha gravemente offeso il Papa accusandolo di non essere più cattolico.
Altro che Lefebvre.

Anonimo ha detto...

Meno male che Fidel l'ha scomunicato papa Giovanni. Adesso i due fratelli Castro flirtano con la Chiesa che è una meraviglia. Saluti, Eufemia

Caterina63 ha detto...

Rodari questa volta non aiuta affatto la giusta causa se mi fa come affinità Milingo con mons. Lefebvre...ed offende anche il Papa che ha nominato Lefebvre nel MP in un modo corretto e non certo come uno scismatico seppur lo era per via di quelle ordinazioni...

Non mischiamo le ortiche (Milingo) con i trifogli...^__^

Milingo e mons. Lefebvre non hanno nulla in comune...neppure la disobbedienza nelle ordinazioni perchè Milingo lo fece proprio PER MODIFICARE LA DOTTRINA SUL CELIBATO...mons. Lefebvre lo fece per CONSERVARE la Messa antica che all'epoca era veramente a rischio di estinzione....
ed obbligò così alla nascita dell'Ecclesia Dei....un successo su questa materia....

Inoltre il suo gruppo ha sempre chiesto la revoca della scomunica giudicandola un PESANTE FARDELLO, Milingo ha detto che lui non la sente affatto...

Raffela, glielo faresti sapere questo a Rodari?
^___^