martedì 10 febbraio 2009
Giancarlo Loquenzi: "Su Eluana una sconfitta onorevole e una vittoria orfana". Oggi il laicismo trionfante sembra aver vergogna di se stesso
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Il blog del direttore
Su Eluana una sconfitta onorevole e una vittoria orfana
di Giancarlo Loquenzi
10 Febbraio 2009
La morte di Eluana illumina il vero paradosso della lunga battaglia che una parte della politica italiana – sulla scia dell’ostinata volontà di Beppino Englaro – ha intrapreso in nome del diritto e dei diritti. Oggi che hanno vinto non hanno nulla da festeggiare; oggi che hanno ottenuto ciò che volevano non sanno che farsene.
I giornali che per mesi hanno fatto il tifo per Beppino oggi sono straniti e imbarazzati.
Come l’Unità che usurpa il lutto, mettendo a nero la sua prima pagina con la sola scritta “In pace”. La stessa Unità che ieri era rutilante di rosso e invocava la piazza a difesa della Costituzione.
Il Riformista tenta l’apertura poetica e risulta elusivo: la solita foto sorridente di Eluana e il titolo vago: “Se n’è andata”. Repubblica si ostina a trovare motivo di giubilo ma diventa macabra: “Eluana, il calvario è finito”.
Il Manifesto è l’unico che non si contiene e scrive: “Miracolo Eluana, ha beffato Berlusconi”, e nel pezzo si dice con sollievo: “è morta appena in tempo”, prima cioè che qualcosa potesse salvarla e a Berlusconi fosse risparmiata la beffa della sua morte.
Ieri, il Corriere, mentre invocava il silenzio e le virtù del terzismo, aveva in pagina la pubblicità del libro di Beppino Englaro edito da Rizzoli: “la battaglia di un padre in nome dei diritti della figlia”.
Oggi nei titoli nessuno usa la parola morte. Eluana era morta solo quando era viva, ora, semplicemente è “libera” o “se n’è andata”.
Sul versante della politica la scena è altrettanto desolante. Ieri il Pd era pronto a scendere in piazza con i dariofò, gli eco e i colombo, per difendere la Costituzione e il diritto di Napolitano a bloccare il decreto che avrebbe potuto salvare Eluana. E oggi, invece, si impegna a dimostrare che Eluana è morta per colpa di governo e maggioranza, che non hanno fatto abbastanza in fretta ad approvare la legge sul testamento biologico. E’ il mondo sottosopra. E’ il segno che il corpo senza vita (oggi si può dire, ieri no) di Eluana è troppo ingombrante anche per chi tanto fortemente aveva difeso il suo diritto a morire.
Ieri sera a Porta a Porta, l’unica tesi che gli esponenti del Pd erano in grado di articolare era questa: il governo e la maggioranza hanno perso tempo, Eluana è morta per colpa loro. Di nuovo un paradosso indicibile: la colpa è del ritardo di una legge che il Pd avrebbe largamente bocciato. La colpa sarebbe dell’inazione del governo, quando poche ore prima della morte di Eluana, Massimo D’Alema denunciava al contrario “l’accanimento del governo che interviene addirittura in forza di legge per sottrarre un corpo che oramai vive di vita artificiale” al suo destino. La corsa di Berlusconi contro il tempo era definita da D’Alema “persecuzione contro una famiglia”.
Il Pd ha disdetto la sua manifestazione: forse perché oggi la Costituzione non ha più bisogno di essere difesa. O forse perché non ne aveva bisogno neanche ieri. E anche una manifestazione per difendere Napolitano , nel giorno della morte di Eluana, poteva essere imbarazzante. Così si capisce che l'attentato alla Costituzione non era il disegno segreto di Berlusconi, ma il pretesto palese dell'opposizione per manifestare per il diritto alla morte senza dirlo. Sui cartelli si scrive più facilmente "viva", che non "morte". Così come è paradossale che i difensori della centralità del Parlamento contro i colpi di mano decretizi di Belrusconi non tenessero in alcun conto che la maggioranza di quello stesso Parlamento era pronta a votare la legge, e la stragrande maggioranza era concorde che in un caso come quello di Eluana, senza volontà esplicitamente dichiarata, non sarebbe stato possibile togliere acqua e nutrizione. Paradossale: liberali, radicali, garantisti, tutti in piazza a difendere una sentenza della Cassazione.
E’ una battaglia, quella per la morte di Eluana, in cui i vincitori preferiscono mascherarsi da sconfitti. Così incredibilmente, sui giornali, nei commenti, nelle rassegne stampa radiofoniche, si continua ancora oggi a recriminare sulle ingerenze vaticane, sullo strapotere dei vescovi, sull’Italia ridotta a stato teocratico, come se Eluana fosse stata strappata, ancora viva, ai suoi medici da un drappello di guardie svizzere.
Il laicismo trionfante sembra aver vergogna di se stesso.
Per la prima volta è la sconfitta ad avere molti padri, tutti quelli che a viso aperto hanno tentato l’impossibile per salvare Eluana, quelli che si sono presi le loro responsabilità, quelli che erano pronti a scendere in piazza per la sua vita, quelli che sono andati allo scontro senza tiepidezze. La vittoria, invece, questa volta è orfana.
© Copyright L'Occidentale, 10 febbraio 2009
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39 commenti:
omicidio, solo di questo si tratta, ma non "di Stato", inteso come maggioranza di governo espressa in Parlamento dal corpo lettorale, bensì dell'"opposizione" che si è servita di un'Istituzione, per compiere atti non contemplati alla Carta (dove sta scritto di un "veto preventivo", e comunque di un controllo sulla legittimità costituzionale di un decreto-legge da parte del Presidente della Repubblica, sotto il profilio della verifica del requisito della necessità e dell'urgenza?).
Cara Eluana, perdonaci tutti quanti.
Vorrei esprimere il mio dissenso da quanto gli è stato fatto. Se è vero che lei non soffriva perché preoccuparsi tanto di farla morire? I figli non sono oggetti privati dei genitori, ma sono figli della società. Ora, visto che ogni persona è patrimonio dell'umanità solo la società poteva fare qualche scelta alla luce dell'eventuale mancata assistenza però, non era il caso di Eluana che era accudita da un gruppetto di pazienti suore. Inoltre, visto che la scienza non è in grado di dire quanto pensiero vi sia in un cervello in quelle condizioni, quale sia il livello di coscienza, anche se sembra che non ne abbia possiamo affermare che quella non era la morte ma una forma di vita che bisogna comunque salvaguardare. Con quello che è stato fatto si è mandata Eluana in Paradiso prima del tempo mentre altri che, con l'assistenza amorevole potevano averne essi stessi avere benefici spirituali ne saranno privati per sempre. Non vorrei essere al posto del papà.
[ CHI SONO I VERI SCIACALLI???
(siamo già arrivati al livello del medico di Pacelli...) ]
CASO ENGLARO: CHIRICO, HO VISTO ELUANA IN UNA SITUAZIONE DEVASTANTE
GIORNALISTA RACCONTA, IMPATTO FORTISSIMO
febbraio, ore 15:25
Udine, 10 feb. (Adnkronos) - Una giornalista della sede Rai del Friuli Venezia Giulia, Marinella Chirico, domenica scorsa e' entrata nella stanza di Eluana Englaro, a La Quiete di Udine, accompagnata dall'anestesista Amato De Monte. Eluana ''era veramente in condizioni disperate'', ha spiegato durante il Tgr Rai. Chirico ha raccontato di un ''impatto fortissimo. Eluana - ha detto - era esattamente cosi' come si puo' immaginare possa essere una donna in stato vegetativo da 17 anni. Assolutamente irriconoscibile rispetto alle foto che si vedono: una donna completamente immobile, che gli infermieri e i sanitari sono, erano - si corregge - costretti a spostare ogni due ore per evitare che il corpo si piegasse. Le orecchie, pero', avevano delle lesioni, perche' erano l'unica parte che non si poteva tutelare era questa''. Chirico definisce quello che ha visto ''una situazione devastante, emotivamente - ha spiegato commuovendosi - e' molto forte l'impatto''.
Ci credo! Era la seconda giornata di digiuno che, a causa della elicatezza metabolica di Eluana, in paragone ad una persona normale, era come se non avesse mangiato da una settimana. In quali condizioni si dovrebbe trovare una persona che non può difendersi per riottenere quello che per 17 anni non le era stato negato? E poi, avrebbe mai restistito un organismo così tanti anni se dietro non c'è un cervello pensante attaccato alla vita?
Di purgatorio qui in terra Eluana ne ha fatto molto, la affidiamo alle mani misericordiose del Padre perchè le offra il riposo eterno, e attraverso di lei il pentimento per quanti l'hanno caparbiamente voluta sopprimere senza necessità. Il Signore protegga le altre migliaia di persone nella stessa condizione di Eluana, perchè dopo la strage degli aborti non ci tocchi assistere anche alla strage dei disabili gravi!
Ciò che più mi infastidisce, o meglio, mi disgusta è la capacità di certi politici di strumentalizzare per i propri fini o quelli di partito una vicenda così dolorosa e delicata; non solo l'hanno fatto quando Eluana era viva, ma ancora più vergognosamente si permettono di farlo adesso che Eluana è morta. mi sembra un esempio lampante di quanto oggi la politica in Italia sia completamente priva di morale, con tutto ciò che ne consegue (se non volete che il concetto sembri troppo clericale, in uno stato laico, potrei sostituire la parola "morale" quanto meno con "senso civico"). Maria Pia
Scusami tanto Raffaella se dirò delle cose dure, ma davvero dopo aver visto il TG non resisto.
Ho sentito Beppino Englaro dire che sua figlia è stata violentata, violata da mani altrui per tutti questi anni.
E' in questo modo, con tale disprezzo, disgusto, irriconoscenza quasi rabbiosa, che quest'uomo descrive le cure amorose e disinteressate che le suore hanno prestato per tanto tempo alla povera Eluana?
Proprio lui che l'ha messa nelle mani di boia estranei e che non le è stato accanto nemmeno al momento della morte da lui commissionata? un uomo che reclama rispetto e riserbo davanti alle telecamere, tra un'intervista a El Paìs e la pubblicità del suo libro sulla prima pagina del Corriere, lanciata nell'apice del clamore mediatico per la triste sorte della figlia?
Finora mi ha creato indignazione, ma adesso inizia a farmi davvero pena quest'uomo, nel senso che a me sembra lui il vero malato, malato di una qualche forma di nevrosi psichica, di una qualche ossessione, che assomiglia ad una possessione diabolica, una specie di disgusto gnostico della carne umana, una specie di cieco egocentrismo, una specie di eutanasia dell'anima, senza alcun dubbio, senza alcuna vergogna.
E' lui che mi sembra bisognoso di cure e prego e spero che qualcuno sia in grado di dargliele.
Anche perchè con spavento noto che questa malattia sembra essere contagiosa.
Posso capire il dolore del padre di Eluana, ma spero di non doverlo vedere piu' in televisione.
Ho sentito affermazioni forti e poco delicate e francamente mi auguro che faccia cio' che ha sempre promesso: non parlare piu'!
R.
Cara raffaella condivido pienamente il tuo pensiero e la tua speranza.
Ha detto che vuole essere lasciato solo e vuole silenzio benissimo sia lui il primo a dare il buon esempio.
Cara raffaella condivido pienamente il tuo pensiero e la tua speranza.
Ha detto che vuole essere lasciato solo e vuole silenzio benissimo sia lui il primo a dare il buon esempio.
"E' in questo modo, con tale disprezzo, disgusto, irriconoscenza quasi rabbiosa, che quest'uomo descrive le cure amorose e disinteressate che le suore hanno prestato per tanto tempo alla povera Eluana?"
Ma lo volete capire che quella donna non voleva essere accudita in quel modo da nesssuno? Che le suore l'abbiano accudita con amore non toglie nulla ad una violenza percepita da un padre che voleva fossero rispettati i voleri della figlia..
"Proprio lui che l'ha messa nelle mani di boia estranei..."
Forse non voleva lasciarla nelle mani di chi di quel dolore si serve per altri scopi ....
"... e che non le è stato accanto nemmeno al momento della morte da lui commissionata?"
Hai ragione, dobbiamo condannare lui ed il suo egoismo nel voler stare accanto alla moglie in gravi condizioni di salute per il cancro .... uomo egoista.
"Finora mi ha creato indignazione, ma adesso inizia a farmi davvero pena quest'uomo,.."
Sapesse a me quante persone fanno pena ....
"...nel senso che a me sembra lui il vero malato, malato di una qualche forma di nevrosi psichica..."
Strano che nessuno abbia proposto una perizia psichiatrica?
"...ad una possessione diabolica..."
Ah ecco. Un bel esorcismo questo ci voleva ... dov'era padre Amorth quando serviva?
"E' lui che mi sembra bisognoso di cure e prego e spero che qualcuno sia in grado di dargliele."
Quanta preoccupazione per gli altri!
E se fosse lei ad avere una miopia mentale tale da non farle percepire che la sua idea della vita non è uguale a quella degli altri?
"Anche perchè con spavento noto che questa malattia sembra essere contagiosa."
Ha ragione, si chiama libero pensiero, pensi che nei casi più gravi può portare all'autonomia dalle figure dominanti e persino all'ateismo!
Orrore!
Il punto e' solo uno: la volonta' di Eluana e' stata ricostruita.
Non esiste alcun documento che ne attesti la reale volonta'.
Possiamo girarci intorno, ma il punto e' sempre questo.
R.
Scusatemi, ma anche l'accanimento contro il sig. Englaro, per quanto non condivida assolutamente quello che ha fatto, mi sembra una cattiveria, perchè, come ho già detto altre volte, credo che la sua sofferenza sia inimmaginabile e perciò non mi sento di giudicarlo. Vorrei però segnalare anche per ilsanta che il sig. Pietro Crisafulli (fratello di Salvatore) ha pubblicamente dichiarato, in una lettera del 4 febbraio inviata al sito del tgcom che il sig. Englaro, quando erano amici e approvavano entrambi l'eutanasia (Crisafulli ha cambiato idea), gli aveva confidato che non era vero niente che Eluana aveva manifestato quella volontà, ma che lui non ce la faceva più a vederla in quello stato. Dopo tale dichiarazione Englaro si è arrabbiato moltissimo con Crisafulli, ma non mi risulta che abbia smentito. Questa notizia che pare sia stata data dal sito di tgcom il 6 febbraio, io l'ho appresa da una mail del mpv di Mistretta, che purtroppo non sono in grado di girarvi. nella mail viene citato il sito del mpv di Mistretta (www.mpvmistretta.org) e il sito di Salvatore Crisafulli (www.salvatrecrisafulli.it), forse qui potrete trovare la lettera di cui parlo. Maria Pia
"Il punto e' solo uno: la volonta' di Eluana e' stata ricostruita.
Non esiste alcun documento che ne attesti la reale volonta'.
Possiamo girarci intorno, ma il punto e' sempre questo."
Il fatto che sia stata ricostruita non significa che sia stata falsata. Direi che personalemente se dovessi affidare a qualcuno le mie volontà non avrei dubbi nello sciegliere i genitori e la moglie (i figli sono decisamente piccoli) ossia persone che mi hanno amato e che non farebbero nulla per il mio male.
Per me i punti da chiarire sono anche altri tre:
1) come definire la "vita", la vita "umana" e quanti livelli di vita ci sono;
2) Il ruolo della nutrizione e alimentazione artificiale;
3) Capire cos'è e se sia applicabile il principio di precauzione quando esista una espressione di volontà chiara sul fine vita.
"...non era vero niente che Eluana aveva manifestato quella volontà, ma che lui non ce la faceva più a vederla in quello stato..."
La smentita non serve.
In una intervista la dottoressa Giovanna Mottura che ha curato Eluana nelle prime ore dopo l'incidente ha confermato che il padre da subito ha chiesto di sospendere le cure non appena saputo quale sarebbe stata la situazione di Eluana negli anni a venire.
Eluana era una disabile grave. Sanissima di corpo, apparentemente incosciente nella testa. Era una disabile psichica, come i cerebrolesi dalla nascita.. Ce ne sono alcuni in cosiddetto stato vegetativo, altri che emettono suoni, parole e movimenti più o meno disarticolati. E che dire dei malati di Alzheimer? Lì oltre all'inconscienza e alla dipendenza c'è una malattia terminale che pian pian conduce alla morte del corpo. Curare questi malati è un dramma familiare e, per chi sa cosa vuol dire, una gran scocciatura sul piano pratico, lo si dica senza ipocrisie. Solo la carità può dare un senso e un sollievo a queste lunghe e tormentate assistenze. Ma senza fede, speranza e carità qualcuno potrebbe esser tentato di seguire l'esempio di Beppino, tanto più che lui aveva potuto delegare la cura, ma molte famiglie non ne hanno la possibilità e quindi sono realmente esaurite sul piano materiale e morale. Con questo principio, per cui la vita degna e tutelata è solo quella cosciente e indipendente, si potrebbero far fuori migliaia di persone solo nel nostro paese. Qual'è il livello di incoscienza e di dipendenza che determina la candidatura alla morte? Di Eluana nessuno può affermare con certezza scientifica quale fosse il grado di coscienza.Per il resto basta non essere in grado di provvedere a se stessi, senza bisogno di alcun macchinario vitale attaccato.
Nei giorni scorsi ci hanno riempito la testa con il caso Wiliamson e tra loro molti che ora difendono l'uccisione di Eluana. Nella memoria dell'olocausto hanno dimenticato che far fuori i disabili era un preciso programma nazista, in cui fu eliminato anche un parente del Papa?
In questo baratro non ci resta che la preghiera e la nostra luminosa speranza: Cristo è risorto!
"Sanissima di corpo, apparentemente incosciente nella testa."
Certo sanissima ....
- le radiografie
dimostrarono «una frattura dell’osso frontale
e una frattura-lussazione (cioè una frattura con scivolamento
in avanti) della seconda vertebra cervicale
»; tramite una Tac dell’encefalo si riscontrò la presenza
di un’emorragia nell’emisfero cerebrale sinistro
e lesioni «in diverse sedi del cervello, in particolare
nella regione fronto-temporale dell’emisfero sinistro e
nei nuclei talamici di ambo i lati».
Eluana fu sottoposta a trazione cervicale, all’intubazione
tracheale e alla ventilazione meccanica. In seguito
la situazione si aggravò: «Il rigonfiamento degli emisferi
cerebrali provocò la compressione del tronco encefalico
e la comparsa di un’emorragia nella parte più
alta dello stesso (il mesencefalo)».1 Nei giorni seguenti
il quadro clinico rimase gravissimo sebbene l’ematoma
si riassorbì lentamente. -
Sanissima appunto.
Era una disabile psichica, come i cerebrolesi dalla nascita... E che dire dei malati di Alzheimer?
Dico che nessuno di loro ha espressamente manifestato la volontà di non essere curato.
"Ma senza fede, speranza e carità qualcuno potrebbe esser tentato di seguire l'esempio di Beppino..."
Oltre all'alimentazione artificiale potremmo sommistrare alti dosaggi di fede endovena.
"Con questo principio, per cui la vita degna e tutelata è solo quella cosciente e indipendente, si potrebbero far fuori migliaia di persone solo nel nostro paese."
Certo che lei di sciocchezze ....
Se lei resterà attaccato ad una macchina potrà rimanerci finchè vuole è il contrario che è negato.
"Qual'è il livello di incoscienza e di dipendenza che determina la candidatura alla morte?"
Nessuno dei due, è la volontà della persona.
"Di Eluana nessuno può affermare con certezza scientifica quale fosse il grado di coscienza."
Quanti danni fa il principio di precauzione se usato male.
"Nella memoria dell'olocausto hanno dimenticato che far fuori i disabili era un preciso programma nazista, in cui fu eliminato anche un parente del Papa?"
Alcuni hanno dimenticato anche le stragi papaline di coloro che la pensavano diversamente eppure nessuno se la prende per questo.
"In questo baratro non ci resta che la preghiera e la nostra luminosa speranza: Cristo è risorto!"
Bravo Sam, hai centrato il vero problema e noi come cristiani non possiamo stare zitti.
Mi scusi Raffaella i post sono tutti arrivati.
Scusi ancora.
Prego :-)
R.
Hanno ancora il coraggio di parlare...la giornalista della RAI cinguetta il suo orrore e non ha il sospetto che Eluana sia così per quello che le stanno facendo! Peggio il senatore Saro, che è stato "due notti senza dormire", e poi minaccia con linguaggio oscuro di lasciarlo stare perché lui ha "la testa dura" e chiama "forti valori laici" i suoi traffici "fraterni" nella Regione Friuli...Sono di un'indecenza senza fine. C'è la testimonianza del medico di Lecco, che descrive tutt'altro circa l'aspetto di Eluana al momento della dimissione. Ancora la giornalista RAI: "aveva l'espressione dei decerebrati", e dunque ciò giustifica il "distacco" (chiamiamolo così). Allora bisognerebbe far fuori tre quarti dei personaggi televisivi, a cominciare dalla mandria di bovini e bovine del Grande Fratello!
Ti correggo, Sam, il padre di Eluana non è più ammalato, ha dichiarato che adesso sta "un po' meglio"
Cara Raffaella, mi permetto di segnalare questi articoli di Avvenire.
Sull'edizione di ieri:
Un abbandono estremo forma più grave d’eutanasia
FRANCESCO D’AGOSTINO
Signore, tieni stretto a te quel suo padre Beppino
MARINA CORRADI
E su quella di oggi:
TRA VERITÀ E INGANNI
«Deturpata? Era bella, sette giorni fa»
Guardare a Pannella & C.
per decifrare bene il caso Englaro
MARCO TARQUINIO
Si trova tutto a partire da qui.
http://edicola.avvenire.it/ee/avvenire/default.php?pSetup=avvenire
E inoltre anche questo
E il demonio disse: “La morte di Eluana è opera mia”
di Padre Tiziano Repetto*
http://www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=11671
Caro Ilsanta,
cerco prima di risponderele per punti per ora solo su Eluana.
I: "Sanissima appunto."
Fatto salvo che parliamo ovviamente di una donna paralizzata e cerebrolesa a seguito di un pesante trauma cranico, le risponde una fonte non sospetta, il neurologo di fiducia di Beppino, il Dott.Defanti:
«al di là della lesione cerebrale è una donna sana, mai una malattia, mai un antibiotico, probabilmente resisterà più a lungo della media», «Le condizioni dei suoi organi interni sono buone, è un fisico giovane e forte...». Scrive Mottola il 7 febbraio: «il suo volto resterà ancora intatto, le guance piene, gli occhi allungati, le labbra rosa... » è «pur sempre bella anche oggi, soprattutto per la pelle, ancora bianca e distesa». Allo stesso Defanti ad ottobre era stato chiesto come Eluana potesse essere così florida e sana, senza una piaga, con i muscoli sodi e il medico aveva attribuito senza esitazioni il merito «a queste suore che volontariamente la assistono con una competenza e abnegazione che io non ho mai visto altrove».
I: "Ma lo volete capire che quella donna non voleva essere accudita in quel modo da nessuno? Che le suore l'abbiano accudita con amore non toglie nulla ad una violenza percepita da un padre che voleva fossero rispettati i voleri della figlia."
Ma dov’è la pietà? La vostra tesi è che bisognava abbandonarla a se stessa sin dall’inizio e lasciarla morire subito di stenti – come poi in effetti è stato fatto - prima ancora che si rendesse più o meno improbabile un risveglio? Beppino in effetti l’aveva dichiarato subito: meglio che muoia!
I: “Forse non voleva lasciarla nelle mani di chi di quel dolore si serve per altri scopi ....”
Mi spieghi meglio quali sono questi scopi e in che modo, secondo lei, le suore si servirebbero del dolore?
I:Dico che nessuno di loro ha espressamente manifestato la volontà di non essere curato.
Neanche Eluana, fino a prova contraria. E questa prova non c’è. Provi lei a dimostrare la cessione o il lascito di un qualunque bene materiale a parole.
I:Certo che lei di sciocchezze ....
Ne dico, come tutti del resto
I: Se lei resterà attaccato ad una macchina potrà rimanerci finchè vuole è il contrario che è negato.
Eluana non era attaccata a una macchina. Non era nemmeno una malata terminale o a fine vita. Era solo una disabile non autosufficiente. Inoltre il problema che dibattiamo ora non è il diritto o meno al suicidio assistito, che riguarda la propria volontà e la propria vita, ma il diritto o meno ad uccidere qualcun altro, ovvero l’eutanasia.
I: ("Qual'è il livello di incoscienza e di dipendenza che determina la candidatura alla morte?") Nessuno dei due, è la volontà della persona.
Di quale persona? Della vittima o del tutore?
Ma lei che è un libertario convinto, ritiene tutelato il suo principio di libertà/volontà laddove si possa disporre del suo corpo, della sua vita e della sua morte, non in base ad una sua volontà accertata, bensì solo presunta sulla base di testimonianze altrui? E se Eluana era cosciente e non voleva più morire? E se la volontà del padre non coincideva con la sua? A quale idea di libertà risponde che un padre si faccia padrone della figlia? Voi avete presunto una certa volontà di Eluana da una dichiarazione del padre. Allora posso farlo anch’io. Beppino Englaro ha raccontato che Eluana, a soli 11 anni, aveva detto ai genitori mentre tentavano di dissuaderla da una sua impresa: «Che cosa c'entrate voi con la mia vita?». Ecco per me la volontà di Eluana è che i genitori non dovessero intromettersi tra lei e la sua vita.
I: Quanta preoccupazione per gli altri!
E se fosse lei ad avere una miopia mentale tale da non farle percepire che la sua idea della vita non è uguale a quella degli altri?
Lo percepisco eccome. Prendiamo questa frase del Defanti:
"Malgrado non soffra direttamente per il suo stato, dovrebbe essere chiaro a tutti che la sua condizione è priva di dignità."
Io all'opposto credo che qualsiasi vita abbia una sua dignità.
Ecco perché si è voluta uccidere Eluana, non perché soffrisse, non perché lo avesse lasciato scritto, ma perché qualcuno si è arrogato la libertà di imporre a tutti, per sentenza, che la condizione dell'immobilità e della dipendenza (da cui il Dio incarnato ha salvato il mondo)è una condizione priva di dignità. La violenza è stata commessa su chi non la pensa così e non viceversa.
Mi dispiace e chiedo scusa, Maria Pia, se in un eccesso di sdegno posso aver dato l'idea di volermi accanire contro il Sig.Englaro con cattiveria. Ritengo nostro dovere di Cristiani condannare apertamente le gravi iniquità che si sono viste. Ma in realtà l'uomo mi fa molta compassione. Mi addolora e spaventa la tristezza immobile e priva di speranza che traspare dal suo volto. Mi spaventano quelle sue tremende parole: «Ho fatto tutto da solo, voglio finire da solo». E' raggelante. Sembra il protagonista di una tragedia greca. Spero in possibili disturbi psichici o spirituali come attenuanti... "Perdona loro perchè non sanno quello che fanno". In ogni caso solo Dio sa guardare nei cuori e può giudicare se e quanta avvertenza e deliberato consenso abbiano accompagnato l'omicidio premeditato per morte lenta di una disabile indifesa e l'ostinazione con cui si è voluto imporlo come precedente a tutti, sancendo per sentenza la tangibilità e la relatività della vita umana. E che dire della pubblicità commerciale di un libro sul corpo di Eluana, che è sembrata una specie di sacrilegio, come quello dei mercanti nel tempio. Non ha colpito solo me... V. http://www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=11671
Certo non possiamo pretendere che il nostro amico Ilsanta possa capirci in questi discorsi. Anch'io un tempo facevo ragionamenti per alcuni versi simili ai suoi... Poi, grazie a Dio, mi ha chiamato la Madonna!
Ringraziamo Dio perchè, senza nostro merito, c'è stata data la grazia della fede e preghiamo di non perderla mai! Preghiamo anche per Beppino e per gli altri carnefici di Eluana, che si aprano alla misericordia infinita di Dio.
Scusi Sam, ma quando Englaro dice "ho fatto tutto da solo" mente: sono anni che va in televisione e rilascia interviste per mettere in piazza questo dramma, è lui che ha suscitato reazioni e controreazioni pubbliche, di cui ora non può lamentarsi. La verità è che si tratta di un uomo che ha avuto la possibilità di affrontare costose cure per la figlia, delegando sempre ad altri la sua assistenza, e che-le assicuro- ha le spalle ben coperte politicamente, facendo riferimento a noti politici massoni friulani che lo hanno sostenuto fino in fondo PER UNA BATTAGLIA IDEALE. Quelli che davanti alla clinica La Quiete (mai nome suonò più sinistro) hanno applaudito alla notizia della morte della povera Eluana erano, appunto, combattenti di questa triste BATTAGLIA IDEALE. Occorre rendersi conto di questo.
Vi segnalo questo articolo, anche per rilevare la differenza che c'è tra Veneto e Friuli:
"Corriere del Veneto - PADOVA -
sezione: REGIONE - data: 2009-02-12 num: - pag: 5
categoria: REDAZIONALE
Il dramma Englaro Un fronte cattolico e laico rappresentato da Lega, Pdl e parte del Pd contro la sentenza. I dubbi di Galan
La mozione dopo la morte «Mai un'Eluana in Veneto»
In consiglio regionale documento bipartisan: «Un caso del genere non lo vogliamo, nessuno può togliere l'alimentazione»
VENEZIA — Eluana se n'è andata ma il suo caso è vivissimo dentro la politica. Vivissimo e lacerante, comunque lo si voglia giudicare.
Per esempio. Ieri, in consiglio regionale, il presidente Marino Finozzi (Lega) ha chiesto all'aula di osservare un minuto di silenzio. Per Eluana, certo, ma non solo. «Anche per quei genitori ha detto Finozzi, con la sensibilità di chi ha conosciuto personalmente il dolore incolmabile per la perdita di un figlio - che sono stati costretti ad adottare per i propri figli una scelta dura e tragica, che ha privilegiato il minore dei mali. La loro difficile e dolorosa scelta va accompagnata solo con un doveroso e obbligato silenzio». I colleghi consiglieri hanno risposto all'appello del presidente. Ma non si sono limitati al silenzio. Anzi. Per dirla con le parole di Raffaele Grazia, consigliere di Veneto Ppe (centrodestra): «Molte posizioni e molte reazioni si possono avere in merito a questa tematica, l'unica non accettabile è l'indifferenza ». In nome di questo principio, Grazia ha presentato in consiglio una mozione il cui titolo è già perfettamente esplicativo: «La Regione Veneto non permetta forme occulte di eutanasia». Detto altrimenti con parole diverse: «Mai un caso Englaro in Veneto».
Ben presto, l'iniziativa del singolo si è trasformata nella presa di posizione di uno schieramento trasversale molto nutrito. La mozione proposta da Grazia è stata sottoscritta da tutti i capigruppo del centrodestra: Remo Sernagiotto di Forza Italia, Gianpaolo Bottacin della Lega, Piergiorgio Cortelazzo di An, Onorio De Boni dell'Udc, Nereo Laroni del Nuovo Psi. Altre firme sono giunte dall'area politica governativa (il vicepresidente Tesserin e Ruffato di Forza Italia, Teso e Zanon per An, Frasson dell'Udc, Cenci Conte e Da Re della Lega). E poi sono arrivate anche le sottoscrizioni del centrosinistra. Dal Partito Democratico quelle di Frigo, Trento, Berlato Sella, Causin e Diego Bottacin, dall'Italia dei Valori Rossato.
Il documento - in perfetta continuità con quello votato al Senato nella giornata di martedì - , vuole impegnare la giunta regionale a «garantire che in nessuna struttura sanitaria del Veneto, pubblica o accreditata, l'idratazione e l'alimentazione possano in alcun caso essere negate da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze». Tutto ciò partendo da un presupposto: «Per la prima volta nella storia repubblicana dell'Italia - reca in premessa la mozione - in esecuzione di una sentenza della magistratura si è giunti alla morte di una persona disabile in seguito alla privazione della nutrizione e dell'idratazione».
Da quale parte stiano i firmatari della mozione, è di un'evidenza cristallina. Probabilmente non la stessa parte del liberale Giancarlo Galan, presidente della Regione. Prima che Eluana fosse trasferita a Udine, Galan aveva riflettuto sulla questione e ne aveva anche parlato con la giunta, considerando l'opportunità di accoglierla in una struttura del Veneto. Ma, in quell'occasione, venne dissuaso dai suoi stessi assessori. Adesso, sotto la mozione di Grazia, ci sono anche le firme di esponenti politici che hanno avuto una formazione esplicitamente laica. Come Diego Bottacin, consigliere del Pd, rutelliano: «Ho firmato - spiega ma dietro l'impegno che il documento chiarisca senza equivoci il fatto che stiamo parlando di persone che non abbiano potuto esprimere la loro volontà. Personalmente, penso che si debba avere un atteggiamento prudenziale: in casi tanto delicati, non mi sembra giusto attribuire una delega automatica ai genitori o ai parenti più stretti ».
A.Z."
Il fatto è che i friulani si sentono davvero un altro stato, sciolto dalle leggi nazionali.
"le risponde una fonte non sospetta, il neurologo di fiducia di Beppino, il Dott.Defanti"
Pensare che una persona sia sanissima quando il cervello è devastato è singolare.
Comunque aggiungo questa testimonianza:
"La giornalista della Rai Marinella Chirico, che ha visitato Eluana domenica pomeriggio dopo essere stata invitata dalla famiglia Englaro, ha affermato che la donna era "irriconoscibile" rispetto alle foto che tutti conoscono e vederla nel letto della casa di riposo La Quiete di Udine "è stato devastante". Ha trascorso circa tre ore nella sua stanza."
Stessa cosa ha riferito un senatore del PDL (parte politica non sospetta) che ha poi riferito a Berlusconi di non aver dormito per due notti.
"Ma dov’è la pietà? ... Beppino in effetti l’aveva dichiarato subito: meglio che muoia!"
La pietà è la stessa che decine di volte in un giorno porta i medici a sospendere le cure di malati ormai destinati a morte certa fra mille sofferenze.
La pietà non è imporre ad altri le proprie scelte morali.
Pietà è anche saper rinunciare ad una vita terrena armai ridotta ad un lumicino per il rispetto delle volontà altrui.
"Mi spieghi meglio quali sono questi scopi e in che modo, secondo lei, le suore si servirebbero del dolore?"
Non le suore, la Chiesa Cattolica.
Il dolore come via di redenzione, come modo per avvicinarsi alla sofferenza di Gesù crocefisso ....
"Neanche Eluana, fino a prova contraria. E questa prova non c’è."
Ci sono le testimonianze che lo provano.
"Provi lei a dimostrare la cessione o il lascito di un qualunque bene materiale a parole."
Sul tema dell'eredità dei beni materiali ci sono leggi e sentenze innumerevoli.
Nulla di tutto ciò esiste sul fine vita e visto che la vita ed il modo in cui la si vuole concludere NON sono beni materiali ....
"Eluana non era attaccata a una macchina."
No, veniva solo imbottita di farmaci e nutrita con un sondino, mi dica lei che differenza c'è fra la nutrizione e la respirazione artificiale .... non sono forse entrambi necessari alla sopravvivenza biologica?
"Non era nemmeno una malata terminale o a fine vita."
E' la differenza fra la definizione di vita che oggi (perchè qualche decina di anni fa la cosa era diversa) dà la Chiesa Cattolica e quella che oggettivamente è riscontrabile in medicina.
Anche i pazienti a cui vengono asportati gli organi per la donazione sono vivi.
"Era solo una disabile non autosufficiente."
Parere suo, non condiviso, ma rispettabile.
"Inoltre il problema che dibattiamo ora non è il diritto o meno al suicidio assistito, che riguarda la propria volontà e la propria vita, ma il diritto o meno ad uccidere qualcun altro, ovvero l’eutanasia."
L'eutanasia non è il diritto ad uccidere qualcun altro. L'eutanasia è il diritto, qual'ora possibile, di morire nella maniera meno cruenta e dolorosa possibile.. Altro è il diritto al rifiuto delle cure o analoghi atti medici.
In merito all'eutanasia vorrei chiederle se lei augurerebbe per se una morte dolorosa o una morte tranquilla (una buona morte) magari nel sonno. Io non avrei dubbi.
"Di quale persona? Della vittima o del tutore?"
Del paziente (per me) o del disabile (per lei).
"Ma lei che è un libertario convinto, ritiene tutelato il suo principio di libertà/volontà ... bensì solo presunta sulla base di testimonianze altrui?"
Ritengo che molta della cultura che oggi si scaglia dando dell'assassino a medici e parenti di Eluana ha per anni osteggiato una legge che in molti Paesi del mondo è già presente.
Comunque se dovessi sciegliere qualcuno a cui affidare l'interpretazione delle mie volontà non avrei dubbi nello sciegliere i genitori o mia moglie, con tutto il rispetto per le suore ed i preti che frequento e ho frequentato con assiduità.
"E se Eluana era cosciente e non voleva più morire?"
Se fosse stata cosciente penso sarebbe impazzita dopo 17 anni prigioniera in un corpo senza possibilità di comunicare.
Il principio di precauzione è il dito dietro cui si nascondono in molti, faccio un esempio.
Come fa ad essere sicura che attraversando la strada non verrà investita? Lei può guardare a destra e a sinistra quante volte vuole ma non potrà mai essere sicura di non essere investita, malgrado questo lei rischia quotidianamente la vita e attraversa.
"E se la volontà del padre non coincideva con la sua?"
Il padre ha espresso la volontà di Eluana, credo che il processo lo abbia chiarito.
"A quale idea di libertà risponde che un padre si faccia padrone della figlia?"
Lei lo vede come padrone, io lo vedo come gesto di affetto verso la figlia.
"Voi avete presunto una certa volontà di Eluana da una dichiarazione del padre."
Non io ho presunto, il giudice ha stabilito sentendo le testimonianze.
"Allora posso farlo anch’io."
Lei è un giudice?
"Beppino Englaro ha raccontato che Eluana, .... Ecco per me la volontà di Eluana è che i genitori non dovessero intromettersi tra lei e la sua vita."
Il giudice ha valutato diversamente.
"E se fosse lei ad avere una miopia mentale tale da non farle percepire che la sua idea della vita non è uguale a quella degli altri?"
Guardi che questo lo so benissimo, mi piacerebbe che anche lei lo capisse e mi lasciasse agire di conseguenza.
"Lo percepisco eccome. Prendiamo questa frase del Defanti:
... Io all'opposto credo che qualsiasi vita abbia una sua dignità."
E nessuno vuole convincerla del contrario.
"Ecco perché si è voluta uccidere Eluana, .... perché qualcuno si è arrogato la libertà di imporre a tutti,"
Tutti chi? A chi altro è stata sospesa l'alimentazione oltre che ad Eluana?
"...per sentenza, che la condizione dell'immobilità e della dipendenza..."
Su questo ho chiarito che siamo su posizioni diverse, non si tratta dell'immobilità e della dipendenza, si tratta della volontà di una persona di non voler essere tenuta in vita in uno stato vegetativo.
"...(da cui il Dio incarnato ha salvato il mondo)è una condizione priva di dignità."
Ci sono punti di vista diversi anche fra gli stessi Cristiani, non credo che il suo punto di vista debba essere imposto agli altri e viceversa.
"La violenza è stata commessa su chi non la pensa così e non viceversa."
Lei ha conosciuto Eluana? E' un giudice?
Se così non è, stà attribuendo pensieri suoi personali ad una persona diversa ... Eluana.
Intanto il senatore del PDL è parte decisamente sospetta: è uno che è entrato e uscito dal centrodestra per opportunismo (nella scorsa legislatura regionale sosteneva il centrosinistra) e rappresenta i poteri forti (e occulti) del Friuli Venezia Giulia. Poi la domanda finale è perfettamente ribaltabile: come poteva il padre di Eluana dire di conoscerla -ora- e quindi interpretare con tanta sicurezza la sua presunta attuale volontà? Anche a me è capitato di dire ad alta voce: "piuttosto che passare una vita in carrozzella preferirei morire", ma, dopo aver constatato che, in qualunque stato ci si trovi, ci si aggrappa quasi sempre con forza e disperazione alla vita, non mi permetterei mai di esprimere d'autorità la volontà di un altro (diverso il caso di Welby, che esprimeva in tempo reale la propria volontà di morire). Se poi ripetiamo come automi: "il tutore secondo legge è il padre", "c'è una sentenza che va eseguita" ecc. allora siamo alle giustificazioni dei nazisti, che eseguivano degli ordini
Sono solo di passaggio, giusto il tempo per chiudere qui l'interessante confronto con Ilsanta, in quanto il mio intervento e la sua risposta dicono già tutto sulle rispettive inconciliabili posizioni. Un ultimo commento e precisazione.
Mi pare che cada in contraddizione con se stesso, perchè prima si mostra libertario e paladino della volontà individuale, poi di fronte al dato che detta volontà è solo presunta in base ad una testimonianza indiretta, diventa di colpo statalista e il giudizio della magistratura vale più di ogni dubbio legittimo sulla volontà effettiva della persona. Quindi la sua si manifesta non come un'ideologia liberale, bensì giacobina. Spero che non si trovi mai lei a dover dipendere nei suoi diritti fondamentali dall'arbitrio illimitato di un giudice.
Il fatto poi che si condivida che la magistratura richiede molte meno garanzie per lasciare ad altri la disponibilità della propria vita, di quante la legge ne richiede per il lascito di un bene materiale o anche animale (chessò un motorino o un cane), la dice tutta sul valore che si dà alla vita.
Faccio quindi notare che le testimonianze sulla salute e sull'aspetto di Eluana dopo il tragico trasporto da Lecco ad Udine (Eluana ha reagito immediatamente allo "strappo" con forti colpi di tosse e crisi di soffocamento già in ambulanza)non fanno testo per definire le condizioni di Eluana prima del pronunciamento dei giudici e del dannato "protocollo".
Infine l'ultima frase si riferiva non alla violenza fatta su Eluana, ma alla violenza fatta sugli Italiani, cancellando per decreto della magistratura il principio fondamentale dell'intangibilità della vita umana.
Quel che nemmeno i rappresentanti del popolo regolarmente eletti possono cambiare con le già lunghe procedure ordinarie (trattandosi di un principio fondamentale implicito nell'art.2 della Costituzione), degli sconosciuti burocrati, eletti da nessuno, hanno potuto azzerarlo di colpo con un decreto, grazie al fatto che il pensiero unico, i media e i poteri forti sono alleati con loro.
Gli stessi che continuamente parlano di "attentato alla Costituzione" hanno fatto in silenzio un golpe sulla pelle dei cittadini imbelli.
Ormai siamo in uno stato senza diritto e senza giustizia.
Per fortuna Gesù Cristo è risorto!
"Intanto il senatore del PDL è parte decisamente sospetta:...(nella scorsa legislatura regionale sosteneva il centrosinistra)"
Questo modo di fare mi ricorda la fiaba della volpe e l'uva.
"... e rappresenta i poteri forti (e occulti) del Friuli Venezia Giulia."
Ora sembra che ci sia lo zampino del maligno?
"Poi la domanda finale è perfettamente ribaltabile: come poteva il padre di Eluana dire di conoscerla -ora- e quindi interpretare con tanta sicurezza la sua presunta attuale volontà?"
Di questo passo i testamenti, tutti non solo quelli biologici, sarebbero impugnabili, chi mi dice infatti che 10 secondi prima di morire una persona non decida di lasciare tutto ad un canile invece che agli orfani? Bisogna usare il buon senso.
"Anche a me è capitato di dire ad alta voce: "piuttosto che passare una vita in carrozzella preferirei morire", ....non mi permetterei mai di esprimere d'autorità la volontà di un altro..."
Se esprimere significa riportare e non inventare non cpisco dove stia il problema.
"Se poi ripetiamo come automi: "il tutore secondo legge è il padre", "c'è una sentenza che va eseguita" ecc. allora siamo alle giustificazioni dei nazisti, che eseguivano degli ordini"
Se invece ripetiamo come invasati:
Eluana era viva, Eluana era cosciente, Eluana sorrideva, Eluana non era malata ma solo disabile ..... allora siamo come i nazisti che seviziavano gli internati dei campi di concentramento.
Nel frattempo attendiamo di sapere che tipo di legge verrà emanata su questo argomento ..... dopo mille ostruzionismi di un certo pensiero politico (non parlo di dx o sx).
"Mi pare che cada in contraddizione con se stesso, perchè prima si mostra libertario e paladino della volontà individuale, poi .... il giudizio della magistratura vale più di ogni dubbio legittimo sulla volontà effettiva della persona."
Nell'ordine: essere libertario non significa non avere rispetto della legge e delle sentenze, c'è differenza fra libertà ed anarchia.
Inoltre il giudizio della magistratura si è formato sulla base di testimonianze di persone vicine, direi le più vicine, ad Eluana, non è pura invenzione di un magistrato.
"Quindi la sua si manifesta non come un'ideologia liberale, bensì giacobina."
Se così le piace inquadrarmi, personalmente ritengo che il mio sia un pensiero trasversale.
"Spero che non si trovi mai lei a dover dipendere nei suoi diritti fondamentali dall'arbitrio illimitato di un giudice."
Lei lo ritiene un arbitrio illimitato, io ritengo che abbia interpretato e valutato corretamente le volontà di una donna per mezzo delle parole del padre e degli amici.
"Il fatto poi che si condivida che la magistratura richiede molte meno garanzie ..... la dice tutta sul valore che si dà alla vita."
Se coloro che erano così impegnati a pregare per Eluana si fossero resi conto che il mondo attorno a loro e la medicina in particolare sono cambiati rispetto al medioevo, ora avremmo una legge sull'argomento come ogni Paese civile. Il vuoto normativo è stato voluto, per fortuna la storia è più forte della volontà di politici e prelati e ha colmato il vuoto che c'era.
Attendo con ansia una legge che possa mettere fine a queste diatribe.
"Faccio quindi notare che le testimonianze sulla salute e sull'aspetto di Eluana .... non fanno testo per definire le condizioni di Eluana prima del pronunciamento dei giudici e del dannato "protocollo"."
Veramente la gente che stava fuori dalla clinica con i panini alla mortadella in bella vista e le bottiglie d'acqua, un presidente del consiglio che descrive Eluana come una bella donna ancora in grado di avere figli, le immagini di una donna che sarebbe ancora un fiore come nelle foto in circolazione sono argomentazioni appannaggio di chi chiama assassino il padre di Eluana e sono AFFERMAZIONI NON REALI.
"Infine l'ultima frase si riferiva non alla violenza fatta su Eluana, ma alla violenza fatta sugli Italiani, cancellando per decreto della magistratura il principio fondamentale dell'intangibilità della vita umana."
La sentenza è personale e non coinvolge nessun altro, inoltre non credo lei possa parlare a nome di tutti gli italiani, non siamo ancora una teocrazia. Agli italiani è già stata sottratta per anni la possibilità di decidere il proprio destino autonomamente.
"Quel che nemmeno i rappresentanti del popolo regolarmente eletti possono cambiare ... degli sconosciuti burocrati, eletti da nessuno, hanno potuto azzerarlo di colpo con un decreto, grazie al fatto che il pensiero unico, i media e i poteri forti sono alleati con loro."
Se vi fosse un referendum popolare potrebbe esserci una sorpresa molto spiacevole per lei e per chi la pensa come lei. Badi che non sono uno che pensa che se un'idea è condivisa da tante persone questa sia un'idea giusta, ma se lei la mette come una questione di numeri ....
"Gli stessi che continuamente parlano di "attentato alla Costituzione" hanno fatto in silenzio un golpe sulla pelle dei cittadini imbelli."
Può essere un problema non saper accettare idee diverse dalle proprie, quando poi qualcuno comincia a parlare a nome degli altri (cittadini) mi torna in mente piazza Venezia e i discorsi che colà si tenevano.
"Ormai siamo in uno stato senza diritto e senza giustizia."
Non si preoccupi il Governo attuale con l'aiuto del palazzi oltretevere metterà tutto a posto.
"Per fortuna Gesù Cristo è risorto!"
Non capisco il nesso (non è una battuta, non mi permetterei)... forse consolatorio?
Mi arrendo: la mia intelligenza è molto limitata, la stupidità e faziosità umane sono infinite
Capisco perchè non capisce il nesso. Ma sono convinta che tanti lettori di questo blog lo capiscono. Lei continui pure ad affidare tutte le sue solide certezze agli uomini e ai potenti.
Nel merito tutto è già stato detto e lascio volentieri a lei l'ultima parola così è contento. Del resto l'ultima parola su Eluana l'avete avuta e c'è molta gente che per questo ha brindato alla "vittoria".
L'ultima parola però non è la parola definitiva, perchè per fortuna - ribadisco - Gesù Cristo è risorto.
Mi ha chiesto:
"In merito all'eutanasia vorrei chiederle se lei augurerebbe per se una morte dolorosa o una morte tranquilla (una buona morte) magari nel sonno. Io non avrei dubbi."
Io mi auguro, se Dio vuole, una morte santa, quale ne sia la forma che il Signore mio sceglierà per me. Quello che mi preme non è la morte, quanto il successivo risveglio.
A quello lei c'ha mai pensato?
"Capisco perchè non capisce il nesso. Ma sono convinta che tanti lettori di questo blog lo capiscono."
Ma che bravi!
"Lei continui pure ad affidare tutte le sue solide certezze agli uomini e ai potenti."
Veramente i potenti sono quelli che la vedevano addirittura incinta.....
"Nel merito tutto è già stato detto e lascio volentieri a lei l'ultima parola così è contento."
Non mi accontento di così poco, in realtà da qualsiasi parte la si veda c'è poco da essere contenti.
"Del resto l'ultima parola su Eluana l'avete avuta e c'è molta gente che per questo ha brindato alla "vittoria"."
Dopo i panini alla mortadella fuori dalla clinica perchè stupirsi d'altro?
"L'ultima parola però non è la parola definitiva, perchè per fortuna - ribadisco - Gesù Cristo è risorto."
Non so se Eluana era credente, ma se così è dove stà il problema?
"Mi ha chiesto:
....
Io mi auguro, se Dio vuole, una morte santa, quale ne sia la forma che il Signore mio sceglierà per me."
Lei non ha risposto, io non le ho chiesto se preferisce morire nel peccato o in santità, le ho chiesto, se dipendesse da lei, se preferirebbe morire nel sonno o in modo più doloroso.
Non credo che lei non abbia un'opinione in merito, solo che non la vuole dire. Legittimo ovviamente.
"Quello che mi preme non è la morte, quanto il successivo risveglio."
Perchè allora le dovrebbe interessare tanto il modo in cui è morta Eluana? (Lo so il perchè ma in questa frase si contraddice)
"A quello lei c'ha mai pensato?"
Certo, e non credo che il modo in cui morirò influenzerà granchè il mio successivo risveglio.
Ricordo inoltre, per dovere di cronaca, che non tutti i Cristiani sono Cattolici e che quindi le interpretazioni di questa vicenda sono molteplici.
Un'ultima curiosità, ilsanta (a meno che non si esprima anche lei solo per allusioni, come certi illuminati)? Non ho capito quella della volpe e l'uva. Poi, quando riporta diligentemente tra virgolette gli scritti altrui, che correda di luminose risposte, li riporti per intero, non riporti soltanto le parti cui le viene facile rispondere. Cordiali saluti
Ti chiedo davvero scusa Raffella. Qui il discorso non è più su Eluana ma sulla nostra fede e sento di dover rispondere un'ultima volta. Grazie per la pazienza.
Vede, caro Ilsanta, io credo che la morte dei maritiri e di tanti santi, anche se dolorosissima, sia splendida e se non temessi di peccare di presunzione e di superbia e non avessi coscienza della mia miseria, me la augurerei. Dunque preferisco lasciare tutto nelle mani del Signore (il solo che ci conosce veramente) pregando: "Santa Maria madre di Dio prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte". Nell'ora della nostra morte (c'è dentro anche lei nella mia preghiera, anzi adesso ci metto soprattutto lei - visto che la sua caparbietà può esser segno di una ricerca) perchè sì: nell'infinita misericordia del Signore, anche l'ultimo istante di vita è determinante sul successivo risveglio. Mi chiede anche perchè dovrebbe preoccuparmi il modo in cui è morta Eluana, visto che la credo risorta nella luce del Signore.. Perchè il male fa male, non solo al prossimo nel presente, ma anche a chi lo compie nell’eternità (per inteso, rispondendo a una sua osservazione sull'altro post, mai mi sono sognata di considerare i sofferenti colpevoli del proprio stato: sono cattolica e non calvinista). Ogni omicidio presuppone infatti una morte provvisoria per la vittima, ma anche - in assenza di pentimento, conversione e assoluzione e fatte salve eventuali attenuanti note solo al Signore - una morte eterna per gli autori. E' questa morte eterna di massa che mi preoccupa! Comprendo che il tema della salvezza delle anime possa lasciarla del tutto indifferente, ma, visto che mi fa molte domande, si sforzi di comprendere almeno per un attimo la prospettiva cristiana. Quando lo Stato legittima un'azione come l'omicidio di una persona inerme, cosa illegittimabile agli occhi di Dio, essa smette di essere reato per la giustizia terrena, ma non smette di essere peccato per quella divina. Ecco che si aprono due prospettive. Nella dimensione TEMPORALE si determina una società più incivile e più infelice. Lo so che per lei questa è un'affermazione apodittica e opinabile, ma avendo sperimentato che differenza passa tra la felicità e i piaceri del mondo e la gioia cristiana, credo di poter parlare a ragion veduta. Se vuole qualcosa di meno soggettivo e di più oggettivo, statistiche alla mano, la società secolarizzata e spensierata che si illude di poter cancellare il dolore dalla vita ha visto la crescita esponenziale di sindromi depressive e suicidi. Ci sono dunque ragioni umane, più o meno provabili e condivisibili, che anche tanti laici non credenti condividono. Ferrara, ad esempio, ha espresso per questa vicenda il suo "schifo senza speranza".
Noi, invece, per la fede la speranza ce l'abbiamo ed è nella resurrezione e nel giudizio universale che farà giustizia di ogni ingiustizia. Qui entra in gioco la dimensione ETERNA. Lei mi dice: e allora di che si preoccupa? Questo è il pensiero di chi vorrebbe che noi cristiani ci ritirassimo in clausura a pensare come i farisei: "Evviva: grazie a Dio noi siamo buoni e salvi e gli altri se ne vadano all'inferno!" Ma vede Ilsanta, sono la carità e il timor di Dio che ci impediscono di fregarcene degli altri. Noi non sovvertiamo sistemi, non creiamo dittature, non usiamo la forza per imporre il nostro pensiero. Ci limitiamo a compiere il nostro dovere di testimoniare, ammonire, denunciare, rompere le scatole - lo dica pure - alle coscienze addormentate e lontane da Dio, a partire dalla nostra, perchè si convertano. Questo ci preoccupa: che nel mondo ci sia più amore e si commettano meno peccati verso Dio e verso l’uomo e che nell'eternità ci siano molte più anime salvate e meno dannate. Non possiamo non annunciare il Vangelo. Io, per la misericordia di Dio, vorrei andare in Paradiso e spero di incontrarci anche lei. Per ora le suggerirei di farsi un giro a Medjugorje. Ci vada con tutte le sue laiche certezze e per la curiosità che la tiene in questo sito. Poi ci risentiamo. Anche perchè per rispetto di Raffaella e del Blog dobbiamo pure arrivare ad uno stop. Io ho risposto a tutte le sue domande e non gliene ho fatte altre. Se vuole ancora commentare faccia pure, ma a questo punto mi scusi se non replicherò oltre. Grazie per la discussione.
"Un'ultima curiosità, ilsanta (a meno che non si esprima anche lei solo per allusioni, come certi illuminati)? Non ho capito quella della volpe e l'uva."
Mi pare chiaro, pur essendo un senatore del PDL non risulta, secondo lei, attendibile perchè ha cambiato schieramento politico.
Scommetto che se avesse riportato affermazioni diverse sarebbe stato di certo persona degna di considerazione.
"Poi, quando riporta diligentemente tra virgolette gli scritti altrui, che correda di luminose risposte, li riporti per intero, non riporti soltanto le parti cui le viene facile rispondere. Cordiali saluti"
Quando riporto fra virgolette gli scritti altrui evidenzio con i punti di sospensione ogni omissione, se ha avuto modo di notarlo.
Questo non per stravolgere il senso dell'intevento ma per evitare di appesantire il post con frasi già scritte prima.
Se ritiene che questo abbia falsato le mie risposte mi riproponga il suo intevento e io sarò lieto di di esprimere il mio parere in merito.
Tante care cose.
Anch'io leggo solo ora il post, cerco di rispondere in modo sintetico.
"Vede, caro Ilsanta, io credo che la morte dei maritiri e di tanti santi, anche se dolorosissima, sia splendida e se non temessi di peccare di presunzione e di superbia e non avessi coscienza della mia miseria, me la augurerei."
Buon per lei, purtroppo (per me) è più facile morire nel dolore che in modo tranquillo.
"Dunque preferisco lasciare tutto nelle mani del Signore (il solo che ci conosce veramente) pregando:"
Mi pare che una sua opinione lei la abbia espressa prima e non mi risulta che questo sia peccato. Poi non è certo detto che accada tutto ciò che si desidera.
"Santa Maria madre di Dio prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte". Nell'ora della nostra morte (c'è dentro anche lei nella mia preghiera, anzi adesso ci metto soprattutto lei - visto che la sua caparbietà può esser segno di una ricerca) perchè sì: nell'infinita misericordia del Signore, anche l'ultimo istante di vita è determinante sul successivo risveglio.."
Ringrazio della preghiera, sull'ultimo punto però io parlavo del "modo in cui morirò" ossia non credo di meritarmi il paradiso di più se muoio di tumore fra le sofferenze e di meno se muoio di infarto nel sonno.
"Mi chiede anche perchè dovrebbe preoccuparmi il modo in cui è morta Eluana, visto che la credo risorta nella luce del Signore.. Perchè il male fa male, non solo al prossimo nel presente, ma anche a chi lo compie nell’eternità..."
Eluana non mi pare abbia dunque colpe in merito.
" ...(per inteso, rispondendo a una sua osservazione sull'altro post, mai mi sono sognata di considerare i sofferenti colpevoli del proprio stato: sono cattolica e non calvinista)."
Non creda che vi sia molta differenza su questo aspetto.
Badi che non parlo di esternazioni ad "alto livello" tuttavia un sentire comune all'interno delle comunità cattoliche ....
"Ogni omicidio presuppone infatti una morte provvisoria per la vittima, ma anche - in assenza di pentimento, conversione e assoluzione e fatte salve eventuali attenuanti note solo al Signore - una morte eterna per gli autori."
Lasciamo questo guidizio alla giustizia divina non crede?
"E' questa morte eterna di massa che mi preoccupa! Comprendo che il tema della salvezza delle anime possa lasciarla del tutto indifferente, ma, visto che mi fa molte domande, si sforzi di comprendere almeno per un attimo la prospettiva cristiana."
Mi permetto di correggerla: "prospettiva Cattolica".
Comunque sia la comprendo, ma lei comprenda che nemmeno tutti i Cristiani sono concordi su questo, quindi manifestare davanti alla clinica o volere una legge contraria alla sospensione dell'alimentazione artificiale (semplifico per brevità) sono atti non condivisibili (badi che non ho detto illegali) in uno Stato laico dentro il quale tutti abbiamo accettato di vivere.
"Quando lo Stato legittima un'azione come l'omicidio di una persona inerme, cosa illegittimabile agli occhi di Dio, essa smette di essere reato per la giustizia terrena, ma non smette di essere peccato per quella divina."
Siamo al solito punto, per lei è omicidio, per me è un atto di umanità.
"Ecco che si aprono due prospettive. Nella dimensione TEMPORALE si determina una società più incivile e più infelice. Lo so che per lei questa è un'affermazione apodittica e opinabile, ma avendo sperimentato che differenza passa tra la felicità e i piaceri del mondo e la gioia cristiana, credo di poter parlare a ragion veduta."
Io non ho avuto la sua stessa esperienza, ho in contrato negli anni nel mondo Cattolico attivo(parlo di molti anni) delle persone molto felici (nel senso ampio del termine) e persone estermamente infelici e con un pesante senso di oppressione.
Niente di diverso da quanto ho trovato anche fuori.
"Se vuole qualcosa di meno soggettivo e di più oggettivo, statistiche alla mano, la società secolarizzata e spensierata che si illude di poter cancellare il dolore dalla vita ha visto la crescita esponenziale di sindromi depressive e suicidi."
In modo altrettanto oggettivo ha visto anche un allungamento costante e forte della durata della vita media.
"Ci sono dunque ragioni umane, più o meno provabili e condivisibili, che anche tanti laici non credenti condividono."
Condivido anche io (scusi il gioco di parole)..
"Ferrara, ad esempio, ha espresso per questa vicenda il suo "schifo senza speranza"."
In quanto a schifo ... Ferrara ....
"Noi, invece, per la fede la speranza ce l'abbiamo ed è nella resurrezione e nel giudizio universale che farà giustizia di ogni ingiustizia.. Qui entra in gioco la dimensione ETERNA. Lei mi dice: e allora di che si preoccupa?"
Appunto.
"Questo è il pensiero di chi vorrebbe che noi cristiani ci ritirassimo in clausura a pensare come i farisei: "Evviva: grazie a Dio noi siamo buoni e salvi e gli altri se ne vadano all'inferno!""
La correggo ancora in Cattolici.
"Ma vede Ilsanta, sono la carità e il timor di Dio che ci impediscono di fregarcene degli altri. Noi non sovvertiamo sistemi, non creiamo dittature, non usiamo la forza per imporre il nostro pensiero. Ci limitiamo a compiere il nostro dovere di testimoniare, ammonire, denunciare, rompere le scatole - lo dica pure - alle coscienze addormentate e lontane da Dio, a partire dalla nostra, perchè si convertano."
Lei parte dal principio che le altre coscienze siano lontane da Dio, ma da quale Dio? Il Dio Cattolico? Ci sono altri Dei che dovrebbero, in uno Stato che dovrebbe essere laico, avere la stessa tutela.
Inoltre non creda che la morale Cattolica sia unica e che chi non crede sia amorale per definizione.
"Questo ci preoccupa: che nel mondo ci sia più amore e si commettano meno peccati verso Dio e verso l’uomo e che nell'eternità ci siano molte più anime salvate e meno dannate."
Possibile che questo debba essere fatto a discapito di credenze altrui?
E' possibile salvare le anime con l'esempio della vita quotidiana che ogni buon Cristiano (e ho proprio detto Cristiano) dovrebbe proporre invece che con una legge?
"Non possiamo non annunciare il Vangelo. Io, per la misericordia di Dio, vorrei andare in Paradiso e spero di incontrarci anche lei."
Speriamo, almeno avrò qualcuno con cui chiacchierare!
"Per ora le suggerirei di farsi un giro a Medjugorje. Ci vada con tutte le sue laiche certezze e per la curiosità che la tiene in questo sito. Poi ci risentiamo."
Onestamente non mi piacciono questi posti con ressa di persone e banchetti di souvenir.
C'è una piccola "chiesetta" all'aperto in montagna dalle mie parti, magari un giro lo faccio.
"Anche perchè per rispetto di Raffaella e del Blog dobbiamo pure arrivare ad uno stop. Io ho risposto a tutte le sue domande e non gliene ho fatte altre."
Concordo, anche se non credo che in un blog sia mancaza di rispetto postare, comunque concordo.
"Se vuole ancora commentare faccia pure, ma a questo punto mi scusi se non replicherò oltre. Grazie per la discussione."
Grazie a lei!
Discussioni pacate sono sempre un bel segno di apertura.
Buona giornata.
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